Come si può curare la tendinopatia achillea?

La tendinite o tendinopatia achillea è una patologia molto frequente in chi pratica sport, soprattutto tra chi corre (non a caso viene chiamata anche tendinite del podista), ma può presentarsi anche i soggetti con eccesso di peso o di età superiore ai 60 anni. Nonostante il tendine d’Achille sia il più robusto del nostro corpo (collega i muscoli del polpaccio al calcagno), è sottoposto a continue e importanti sollecitazioni che possono danneggiarlo.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Luisa Forteleoni, fisiatra presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola.

Quali sono le principali cause della tendinopatia achillea?

Nella maggior parte dei casi la prima causa dell’infiammazione è l’uso eccessivo del piede. Altri fattori di rischio sono:

–   Età

–   Sovrappeso

–   Debolezza muscolare

–   Malattie metaboliche

–   Problemi di equilibrio

–   Struttura anomala del piede

–   Sovraccarichi

–   Calzature inappropriate

–   Riscaldamento o stretching insufficienti

–   Sforzi ripetitivi

–   Superfici di allenamento troppo dure

–   Traumi

I sintomi con cui si manifesta

I sintomi di questa infiammazione si manifestano soprattutto con gonfiore e dolore (sia durante i movimenti che alla palpazione).

Quando è necessario rivolgersi ad un fisiatra?

La valutazione fisiatrica dovrebbe essere il più precoce possibile per individuare le cause predisponenti o acquisite che hanno causato il processo infiammatorio e, ove possibile, eliminarle o ridurle, per evitare la cronicizzazione e l’evoluzione in “tendinosi” (fase degenerativa con sovvertimento della struttura tendinea).

Spesso infatti è necessaria una valutazione posturale globale del paziente perché, oltre che dai microtraumi ripetuti che agiscono sul tendine achilleo, spesso alla base della tendinite ci sono degli squilibri posturali che hanno portato a degli adattamenti viziosi delle strutture muscolari e tendinee limitrofe (ad esempio problemi di appoggio del piede).

Inoltre, il fisiatra potrà dare indicazioni circa il trattamento riabilitativo più adatto in base alla fase clinica della tendinite, per favorire una rapida risoluzione del dolore ed un precoce recupero funzionale.

Quali sono i trattamenti efficaci per la tendinite?

Per il trattamento delle tendiniti dell’achilleo vengono utilizzate da tempo diverse terapie strumentali, ad esempio TECAR, laser, campi magnetici ed ipertermia. 

Da non dimenticare l’importanza assoluta dell’esercizio terapeutico che, una volta avvenuta la risoluzione della fase acuta, consente di mantenere il  tono – trofismo e l’elasticità muscolari, necessari per riallenare il tendine a sopportare carichi e sollecitazioni, in particolare quelle in allungamento.

Tra le terapie strumentali trovano larghissimo impiego le onde d’urto extracorporee che, con complesso meccanismo d’azione, hanno dimostrato di avere un effetto stimolante sui processi di riparazione tissutale oltre che favorire la scomparsa di flogosi e dolore. 

Quando è necessario un trattamento chirurgico?

L’indicazione chirurgica viene posta in caso di lesione completa del tendine mentre per le tendinopatie di grado minore – solo in pochi casi selezionati come quelli recidivanti – si valuta l’impiego di tecniche chirurgiche mini-invasive.

Medicina Fisica e Riabilitazione
Dott.ssa Luisa Forteleoni
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