Coronavirus: nessun panico o allarmismo, come mantenere la calma

Insicurezza, incertezza, timori e paure per la salute nostra e dei nostri cari: l’emergenza Coronavirus diffusa ormai in tutta Italia provoca diverse emozioni che dobbiamo essere però in grado di gestire, senza farsi prendere dal panico.

La dottoressa Pamela Franchi, psicologa in Humanitas Medical Care Arese, Busto Arsizio e Lainate spiega come il nostro cervello reagisce alle emergenze.

Ansia e paura: nasconderle è giusto?

 “Il Covid-19 è un virus nuovo e pericoloso, quindi averne paura è una risposta sana della nostra psiche” dice la psicologa spiegando che invece è “del tutto insano ignorare questa emozione, seppur percepita come qualcosa di poco funzionale”.

La paura, infatti, è quel sistema adattivo che ci avverte quando un pericolo incombe su di noi; l’ansia, è la risposta funzionale del nostro cervello che si attiva verso un evento incerto e non conosciuto: si tratta, infatti, di una spinta motivazionale che porta ad assumere comportamenti protettivi nei confronti di noi stessi e dei nostri cari.

Uno stato d’animo che molto spesso porta la persona a rivolgersi ad uno psicologo, per un aiuto e un sostegno. 

Si tratta però di emozioni e sensazione con cui è meglio convivere, piuttosto che nasconderle: “tentare di sopprimere ansia e paura può generare risposte emotive così travolgenti da diventare completamente disfunzionali. Si generano così comportamenti irrazionali, pericolosi che impediscono il cambiamento delle proprie abitudini”, chiarisce la dottoressa. 

Come mantenere la calma?

Gli esperti consigliano di seguire alcuni accorgimenti e comportamenti che possono aiutare a affrontare l’emergenza senza aumentare però il senso di insicurezza. Tra questi:

  • evitare la sovraesposizione informativa: decidiamo quale notiziario seguire e quando seguirlo;
  • non isolarsi da affetti e amici: stare in casa è quanto si deve fare in primis per evitare la diffusione del contagio da Covid-19, ma ricordiamo che le persone, i nostri affetti, non sono spariti, sono semplicemente nelle loro abitazioni e non per strada. Organizziamo quindi delle serate online davanti al pc, per sentire più vicini gli amici e i parenti che sono lontani. “Siamo tutti nella stessa situazione, cerchiamo di sviluppare un sentimento di comunanza”;
  • dare sfogo alla creatività: leggere, scrivere, dipingere, riordinare, giocare, sono tutte attività che stimolano il senso di benessere e, quindi, aiutano il sistema immunitario.

 “Pensiamo che con le nostre azioni contribuiremo al bene comune e superiamo il senso di frustrazione. Seguendo le regole, sosteniamo anche medici ed infermieri che sfidano la paura e lottano ogni giorno in corsia per occuparsi della nostra salute”, conclude la dottoressa”.

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