Corsa e nuoto per il controllo del diabete di tipo 1

In caso di diabete mellito di tipo 1, come anche di quello di tipo 2, una dieta equilibrata e una regolare attività fisica rappresentano la terapia fondamentale per il controllo della malattia che, solitamente, si sviluppa nell’infanzia o nell’adolescenza, ma può insorgere anche in età adulta.

Infatti, ricercatori internazionali sostengono che gli individui con diabete di tipo 1 (che rappresentano il 3-5% dei pazienti diabetici) sono spesso obesi o in sovrappeso e, quindi, possono trarre grande beneficio dall’esercizio fisico.

Ce ne parla il dottor Cesare Berra, diabetologo in Humanitas Medical Care Domodossola.

Chi è affetto da diabete di tipo 1 come può controllare la malattia?

I soggetti affetti da diabete di tipo 1 devono fare i conti con molte variabili per controllare al meglio la loro glicemia; tra queste la sensibilità insulinica, l’apporto glicemico dei pasti (il cosiddetto indice glicemico) e, ovviamente, il consumo di zucchero nei muscoli maggiormente coinvolto durante l’attività fisica. Pertanto, “anche al fine di evitare crisi ipoglicemiche, è bene, magari solo inizialmente, controllare in maniera più stretta il livello di glucosio nel sangue”, afferma Berra.

Perché l’esercizio fisico è importante per i diabetici?

Secondo le linee guida internazionali, fare attività fisica aerobica, a intensità da moderata a vigorosa, per 150 minuti a settimana aiuta a raggiungere diversi traguardi utili per una corretta gestione della malattia.

Infatti, nei pazienti pediatrici il movimento riduce il rischio cardiovascolare, migliora il senso di benessere e il profilo lipidico e riduce la glicemia. “Negli adulti fisicamente attivi (rispetto a quelli inattivi) è minore la percentuale di complicazioni a occhi e reni e si hanno maggiori probabilità di raggiungere livelli adeguati di ipertensione, glicemia e indice di massa corporea”, spiega il dottore.

Qual è l’attività fisica più indicata?

“Sicuramente esiste molta differenza tra le varie forme di attività fisica”, risponde l’esperto. E prosegue: “Quella maggiormente ‘utile’ ai fini metabolici è l’aerobica, che dovrebbe essere praticata con costanza per ottenere effetti positivi sulla tonificazione muscolare e il risveglio metabolico di muscoli, fegato e tessuto adiposo”.

Quindi, le attività migliori sono la corsa, la cyclette e il nuoto.

Esiste un momento della giornata più favorevole per fare esercizio fisico?

“Alcuni studi sostengono che praticare attività fisica in certi orari sia più efficace che in altri, ma, a mio parere, non esistono limitazioni temporali. Il giovamento che si ricava dall’esercizio fisico è comunque sempre elevato”, risponde il diabetologo.

Il paziente con diabete di tipo 1 dovrebbe consumare uno snack prima, durante o dopo lo sport?

“Dipende dalla sensibilità insulinica individuale e dagli orari. Non esistono consigli generali in merito, ma è indispensabile discuterne le modalità con il proprio specialista diabetologo, anche in caso di attività non agonistica”, conclude il dottor Berra.

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