Diagnosi e cura dei disturbi gastrointestinali

Per la diagnosi e la cura di disturbi e patologie a livello gastroenterico e intestinale, in sostanza dell’apparato digerente che comprende esofago, stomaco e intestino, sono fondamentali due esami endoscopici: l’esofagogastroduodenoscopia (EGDS) e la colonscopia.

Ne parla il dottor Benedetto Mangiavillano, medico specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva in Humanitas Medical Care Varese.

Gastro e colonscopia: quando e in presenza di quali sintomi eseguire questi esami?

Per ciò che riguarda la gastroscopia, è bene eseguirla “nei soggetti che presentano bruciore gastrico, reflusso gastro-esofageo, digestione lenta e familiarità per malattie che coinvolgono lo stomaco” (tra cui le neoplasie), ha detto il medico.

“La colonscopia è invece bene eseguirla nei casi di variazione dell’alvo, dolori addominali non spiegati o per sorveglianza di pregresse malattie del colon (ad esempio polipi già asportati), anemia e familiarità per tumore del colon-retto – ha chiarito il dottor Mangiavillano -. Inoltre, la colonscopia sta prendendo un ruolo sempre più importante nella prevenzione della neoplasia del colon, molti pazienti infatti, benché in assenza di sintomi o di familiarità, preferiscono eseguire la colonscopia a scopo puramente preventivo”.

Come si esegue l’esofagogastroduodenoscopia

L’EGDS, acronimo di esofagogastroduodenoscopia, è un esame ambulatoriale che può essere eseguito, a seconda delle esigenze del paziente e delle indagini dello specialista, sia attraverso la bocca che a livello transnasale. 

Una volta fatto distendere il paziente sul lettino, il medico procede a inserire l’endoscopio che grazie a una piccola sonda con videocamera permette letteralmente di vedere all’interno di esofago, stomaco e  duodeno. Il medico osserva direttamente su un monitor le immagini ottenute e rileva così possibili alterazioni sia benigne che maligne, ma anche di ‘movimento’ e peristalsi anomali.

Durante l’esame, chiarisce il medico, è possibile anche eseguire dei piccoli prelievi di tessuto (biopsie) che verranno analizzati in laboratorio per avere conferma e diagnosi di una patologia. L’esame deve essere eseguito a digiuno e sospendendo su indicazione del medico eventuali terapie terapie anticoagulanti, mentre le restanti terapie possono essere assunte senza particolari problemi.

È dolorosa o pericolosa?

Trattandosi di un esame invasivo, seppur svolto da esperti e con strumenti piccoli, l’EGDS può essere eseguita su richiesta del paziente e indicazione del medico anche con una sedazione cosciente. Le complicazioni causate dall’esofagogastrodueodenoscopia sono molto rare, con un’incidenza inferiore allo 0,05%. 

La colonscopia in sedazione

Per venire incontro alle esigenze dei nostri pazienti “abbiamo deciso di introdurre, in sala endoscopica, l’anestesista. Questo permette al paziente di essere sottoposto a una sedazione profonda e, pertanto, eseguire la colonscopia senza alcun dolore”, assicura Mangiavillano.

Come si esegue l’esame

Attraverso la colonscopia è possibile invece esaminare la parte più inferiore del nostro apparato intestinale, cioè il colon, inserendo attraverso la cavità anale un sottile tubo flessibile. Dopo aver inserito la sonda che consente al medico di vedere attraverso le immagini del monitor la parte interessata, si può procedere a una biopsia (cioè il piccolo prelievo di un campione della mucosa del colon) per eventuali analisi di laboratorio, o alla rimozione di eventuali polipi.

Anche in questo caso si tratta di un esame invasivo, motivo per cui il ruolo dell’anestesista in sala endoscopica si fa sempre più importante. In questo modo la colonscopia viene tollerata in maniera eccellente da tutti i pazienti.

L’esame della colonscopia dovrà essere eseguito non solo a digiuno, ma dopo aver seguito una particolare procedura per pulire il colon; il colon infatti deve essere completamente pulito per una buona riuscita dell’esame.

Per quanto riguarda farmaci e terapie, devono essere sospesi (su indicazione del medico) integratori di ferro, almeno una settimana prima della procedura, e gli anticoagulanti o antiaggreganti.

È importante che il paziente che sceglie di eseguire l’esame con sedazione profonda venga accompagnato per poter essere poi riportato a casa: il paziente, infatti, non potrà guidare, né prendere decisioni importanti fino al giorno successivo. 

Possibili complicazioni della colonscopia

Una delle possibili complicanze della colonscopia, è la perforazione o la lacerazione della parete dell’intestino, una complicanza che è però molto rara (1/1000) e più frequente durante le colonscopie operative, e cioè quando vengono rimossi grossi polipi.

Per tranquillizzare i pazienti

Poiché si tratta di esami di fatto invasivi, molti pazienti sono restii all’esecuzione dell’esame: “Per questo motivo in Humanitas abbiamo introdotto la gastroscopia transnasale (EGDS-T). Questa gastroscopia viene eseguita dal naso, con un piccolo strumento di circa 4 mm, in assenza di alcuna sedazione – ha spiegato il dottor Mangiavillano -. È 

un esame molto ben tollerato, indolore, che non provoca conati di vomito e permette al paziente di non essere accompagnato, a differenza degli esami in sedazione. Per i pazienti più “timorosi” abbiamo anche introdotto, su richiesta del paziente, la possibilità di eseguire la sedazione profonda anche per la gastroscopia.

 

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dr. Benedetto Mangiavillano
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