Difficoltà a mettere a fuoco le immagini da vicino? Potrebbe trattarsi di ipermetropia

L’ipermetropia è un difetto di refrazione che colpisce circa il 5% della popolazione. È caratterizzato principalmente dalla difficoltà di mettere a fuoco gli oggetti vicini, come un libro o un giornale, rispetto a quelli lontani.

Ce ne parla il dott. Claudio Lucchini, oculista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.

Che cos’è l’ipermetropia?

Per semplificare, possiamo dire che l’ipermetropia è l’opposto della miopia. La lunghezza assiale del bulbo oculare è ridotta rispetto al normale e, sia la cornea che il cristallino, hanno un minore potere refrattivo.

La luce proveniente dagli oggetti, sia lontani che vicini, non viene messe a fuoco perfettamente sulla retina ma su un piano posto dietro ad essa, costringendo i muscoli interni dell’occhio ad un continuo sforzo per cercare di metterle a fuoco.

I sintomi ad essa associati possono essere:

·  bruciore

·  lacrimazione dell’occhio

·  dolori degli occhi e mal di testa, dopo la lettura, la scrittura o il lavoro al computer

·  ipersensibilità alla luce 

Quali sono le cause dell’ipermetropia?

Le possibili cause della malattia sono: una curvatura corneale insufficiente, un cristallino malformato o occhio corto.

Perché l’ipermetropia tende a peggiorare con l’età?

Finché si è giovani, l’occhio riesce a compensare il proprio difetto con il meccanismo naturale dell’accomodazione. Con l’avanzare dell’età il difetto invece potrebbe accentuarsi perché l’occhio non è più in grado di compensare, rendendo difficile la lettura e la visione di oggetti vicini.

Come si cura l’ipermetropia?

È possibile correggere l’ipermetropia con diverse tecniche che verranno decide dallo specialista, in accordo con il paziente, dopo la visita preoperatoria.

Quali sono le tecniche possibili per curare l’ipermetropia?

Le tecniche che abbiamo a disposizione sono:

·  Femto lasik: tecnica laser precisa e rapida. La vista è già molto buona dopo 24 ore dall’intervento e stabile nel giro di pochi giorni.

·  Lasek/PRK: utilizza il laser ad eccimeri , nel tempo il risultato è meno stabile rispetto al FemtoLasik.

·  Facorefrattiva: prevede la sostituzione del cristallino con uno artificiale per correggere il difetto refrattivo. È indicata nei casi in cui non è possibile intervenire con il laser ad eccimeri (per esempio, a causa di una cornea troppo sottile o troppo curva) o in pazienti oltre i 50 anni.

·  Lenti fachiche: prevede l’inserimento (dietro l’iride e davanti al cristallino) di una lente in silicone. Indicata nell’ ipermetropia elevata  ma solo in certe condizioni.

Oftalmologia
Dr. Claudio Ernesto Lucchini
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