Il distacco della retina e la stagione estiva

Il distacco di retina è un evento che, se non curato immediatamente, può causare una grave diminuzione della capacità visiva.

Ne parliamo con il dottor Fabrizio Camesasca, oculista in Humanitas Medical Care e responsabile del centro Ocu Medical Care.

Quali sono le cause della rottura della retina?

La retina è un tessuto altamente specializzato nella percezione e nell’elaborazione iniziale del segnale luminoso.

Se la retina presenta nei punti di trazione degli assottigliamenti (punti di debolezza), si possono generare delle rotture, attraverso cui la parte vitreale liquefatta può entrare e scollare la retina.

Ecco dunque la presenza di ciò che viene comunemente chiamato distacco di retina.

I soggetti più a rischio sono:

  • pazienti con alle spalle casi di distacco di retina in famiglia;
  • pazienti che hanno già subìto un distacco in un occhio;
  • miopi oltre le sei diottrie.

Il fenomeno del distacco della retina si verifica più frequentemente d’estate, in concomitanza con la relativa disidratazione tipica di questo periodo.

Essa, infatti, causa la disidratazione anche del corpo vitreo, e quindi la componente solida esercita una trazione maggiore sulla retina.

Oltre a queste situazioni, il distacco di retina può essere provocato da traumi contusivi importanti o può manifestarsi dopo un’operazione di cataratta.

Perché il distacco della retina è pericoloso?

Il distacco di retina è pericoloso perché quando coinvolge la macula (la parte centrale della retina deputata alla visione fine, come per esempio la lettura e il riconoscimento dei volti) provoca una riduzione della capacità visiva rapida, proporzionale al tempo in cui la retina rimane staccata.

Non vanno dunque trascurati tutti i sintomi di rotture retiniche.

La comparsa dei cosiddetti moscerini, puntini neri che compaiono all’improvviso nel campo visivo, è spesso causata da piccoli sanguinamenti che talvolta si verificano quando la retina si strappa.

Essi costituiscono dei sintomi che vale la pena indagare mediante visita oculistica con esame del fondo dell’occhio.

La comparsa di lampi di luce deve indurre il paziente a effettuare un controllo oculistico immediato perché è il segnale che la retina è sottoposta a trazione.

Quali sono le possibili soluzioni?

L’introduzione del vitrectomo, uno strumento che consente la rimozione del corpo vitreo riducendo al minimo il trauma per le altre strutture oculari, ha rivoluzionato la chirurgia dell’occhio.

Attualmente, con questa tecnica, la percentuale di successo sfiora il 90% al primo intervento mentre solo un 10% dei casi accusa una recidiva o necessita di ulteriori interventi.

Qualora venisse diagnosticata una rottura retinica prima del distacco, questa può essere facilmente trattata con un laser termico, che consente di ottenere una saldatura intorno alla rottura.

La saldatura si sviluppa nell’arco di 15 giorni dal trattamento e impedisce che la rottura porti al distacco della retina.

Specialista in Oftalmologia
Dott. Fabrizio Ivo Camesasca
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