Distorsione alla caviglia: come e in quanto tempo guarire

Dolore e gonfiore sono i primi sintomi evidenti della distorsione alla caviglia: una storta, un piede appoggiato male, un cambio di direzione improvviso possono provocare questo trauma molto diffuso sia per gli sportivi sia per chi sta semplicemente camminando.

Ne parla il dottor Fabio Zerbinati, ortopedico in Humanitas Medical Care.

Il gonfiore primo campanello d’allarme

Oltre al dolore, una caviglia gonfia e spesso calda al tatto è il primo campanello d’allarme della distorsione alla caviglia. Dopo alcune ore potrebbe presentarsi anche un ematoma intorno all’articolazione.

Ecco perché il ghiaccio è certamente il primo ‘rimedio’ che porta sollievo al dolore e beneficio alla tumefazione.

Quando rivolgersi al medico e perché evitare il fai-da-te?

“Il trauma distorsivo della caviglia, il più delle volte, è considerato trauma banale, ma alcuni traumi possono predisporre a instabilità cronica o essere associati a danni osteocartilaginei – spiega il medico -. L’importante tumefazione, soprattutto se persistente, e l’evidente ematoma sono manifestazioni cliniche che non vanno sottovalutate.

L’ematoma e il  gonfiore possono indicare un danno capsulo-legamentoso importante che se non trattato in maniera specifica può  portare a distorsioni future e danni più gravi”.

La radiografia per una diagnosi corretta

Una volta avvertito il medico o dopo l’accettazione al Pronto Soccorso, verrà eseguita una radiografia per riconoscere o escludere eventuali fratture e microfratture.

Questo consentirà allo specialista di scegliere il trattamento migliore, anche quello farmacologico.

Il ‘protocollo’ RICE

Rest, Ice, Compression e Elevation (RICE): in queste parole chiave sono racchiuse le terapie per guarire e trattare una distorsione alla caviglia:

  • Rest: riposo e astensione da attività sportiva e da qualsiasi altra attività che renda necessario un appoggio del piede prolungato;
  • Ice: il ghiaccio, come anticipato è tra i rimedi principali per diminuire il dolore, il gonfiore e quindi anche un possibile ematoma;
  • Compression: compressione attraverso una benda, realizzata da uno specialista per non compromettere la circolazione, o un tutore indicato dal medico;
  • Elevation: elevazione, tenere la gamba e la caviglia in alto e sollevata, con qualche cuscino sotto, favorisce la circolazione del sangue e la riduzione dell’ematoma.

In quanto tempo si guarisce?

“E’ sempre fondamentale inquadrare in ambito specialistico la gravità della distorsione.

Traumi minori con minimo interessamento capsulo-legamentoso con l’adeguata terapia e specifico percorso riabilitativo possono essere recuperati in 2 settimane”. chiarisce Zerbinati, mentre “traumi maggiori richiedono trattamenti più prolungati e una rieducazione all’equilibrio”.

“Le lesioni capsulo-legamentose (piuttosto frequenti in un trauma di caviglia), determinano un calo propriocettivo, cioè dei meccanismi di stabilizzazione dell’articolazione.

Questo recupero richiede un percorso di cura medico-riabilitativa a volte lungo.

In casi particolari, con traumi importanti, la soluzione è solo chirurgica con riparazione /ricostruzione delle strutture danneggiate e trattamento delle eventuali patologie cartilaginee associate”, conclude.

Specialista in Ortopedia e Traumatologia
Dott. Fabio Zerbinati
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