È possibile soffrire di strabismo dopo un trauma cranico?

Lo strabismo è una patologia piuttosto comune che colpisce gli occhi e può essere causata da numerosi fattori. Uno dei fattori scatenanti di questa malattia è il trauma cranico: ne abbiamo parlato con il Dott. Carlo Castellani, Assistente e Referente della patologia dello strabismo e di Oculistica presso Humanitas.

Che cos’è lo strabismo e chi colpisce

Lo strabismo è una malattia molto comune che colpisce circa il 4/5% della popolazione. Il malfunzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti degli occhi provoca la deviazione degli assi visivi. Esistono diversi tipi di strabismo: può essere intermittente, manifestarsi cioè per brevi periodi, oppure costante. Inoltre questa patologia può interessare solo uno o entrambi gli occhi, che risultano orientati in due direzioni diverse: verso l’alto, verso il basso, all’interno o all’esterno. Lo strabismo può colpire chiunque a qualsiasi età.

Strabismo causato da un trauma cranico

Una delle cause di insorgenza di strabismo può essere il trauma cranico, anche se in una minoranza di casi. La patologia potrebbe insorgere se il trauma cranico interessasse uno dei due nervi cranici, responsabili di innervare i muscoli extraoculari: tale muscolatura è formata da sei muscoli che si occupano del movimento degli occhi. In particolare lo strabismo post traumatico è causato dalla lesione del quarto nervo cranico, che innerva il muscolo obliquo superiore.

Come risolvere il problema

Il paziente affetto da strabismo dovuto a trauma cranico inizialmente vede doppio e tende ad assumere una posizione scorretta per risolvere questo fastidio: tale posizione è quella che solitamente si assume quando si soffre di torcicollo, con la testa ruotata e inclinata verso la spalla. In ogni caso è possibile correggere sia lo strabismo post traumatico che lo strabismo in generale: prima di tutto deve essere effettuata una visita oculistica per valutare l’opportunità di un intervento chirurgico. In molti casi non è necessario sottoporsi a un’operazione ma sono disponibili terapie alternative.

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