Ecocolordoppler, come funziona l’ecografia alle carotidi e a cosa serve?

Il TSA, ovvero l’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici (detto anche ecocolordoppler delle carotidi), è un’ecografia vascolare che viene utilizzata per studiare lo stato di salute delle carotidi e delle arterie vertebrali.

Si tratta di un esame che può essere molto utile per determinare il rischio di ictus o TIA, consentendo allo specialista di valutare o escludere la presenza di placche che possono restringere l’arteria, riducendo l’afflusso di sangue e ossigeno al cervello e favorire l’insorgenza di queste patologie.

L’ecocolordoppler dei tronchi sovraortici, infatti, consente di osservare le caratteristiche della placca e l’eventuale grado di stenosi.

Ce ne parla la dott.ssa Elisabetta Liverani, specialista presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Assago e De Angeli a Milano

A cosa serve l’EcocolorDoppler dei tronchi sovraortici?

L’ecocolor Doppler dei tronchi sovraortici (TSA), detto anche carotideo-vertebrale o dei vasi epiaortici, è una ecografia vascolare che consente una valutazione sia morfologica (spessore della parete, pervietà e calibro) che flussimetrica (valutazione del flusso ematico, direzione e velocità) dei vasi che forniscono sangue al cervello: carotidi e arterie vertebrali.

In particolare, è possibile valutare se la parete dei vasi (IMT) sia ispessita o meno e se siano presenti placche parietali che possano provocare una riduzione di calibro (stenosi) e conseguente riduzione di afflusso sanguigno.

Come può essere individuata la stenosi carotidea?

Le placche parietali si formano principalmente per accumulo di lipidi e calcio lungo la parete dei vasi; la sede più frequentemente interessata, per motivi emodinamici, è la biforcazione carotidea dove la carotide comune si divide in carotide interna, che irrora il cervello, e carotide esterna che irrora le strutture del collo e della testa.

Le placche possono determinare stenosi di vario grado ed essere di vario tipo: fibrose, calcifiche o miste, a superficie regolare o irregolare

L’eco Doppler carotideo consente di valutare l’entità delle placche e il grado di stenosi, stabilendo se siano tali da avere conseguenze emodinamiche, cioè ridurre il flusso sanguigno; le caratteristiche delle placche come, ad esempio, la presenza di ulcerazioni o emorragie intra placca, parametri che aumentano il rischio di eventi cerebrali ischemici indipendentemente dal fatto che la placca possa essere o meno emodinamicamente significativa. La stenosi va valutata in diametro e in area. Si calcolano, inoltre, la velocità e le caratteristiche del flusso.  

Le stenosi carotidee di lieve entità o inferiori al 50%  sono asintomatiche e necessitano di un follow-up nel tempo, per valutarne la progressione, oltre che la correzione dei fattori di rischio cardiovascolare. Le stenosi superiori al 70% possono essere sintomatiche e, pertanto, necessitano di una correzione chirurgica o endovascolare per prevenire episodi ischemici o tromboembolici cerebrali,  TIA (attacco ischemico transitorio) o ictus.

Quali sono i segni e sintomi di un TIA o ictus?

Segni e sintomi di un attacco ischemico transitorio o di un ictus possono includere:

  • improvviso intorpidimento del volto o debolezza degli arti, spesso su un solo lato del corpo; 
  • incapacità di muovere uno o più arti; 
  • difficoltà a parlare e a comprendere; 
  • improvvisa difficoltà nella visione, in uno o entrambi gli occhi; 
  • vertigini e perdita di equilibrio; 
  • un improvviso, forte mal di testa. 

Se i sintomi durano solo poco tempo (talvolta, meno di un’ora) è possibile che il paziente abbia sperimentato un TIA.  È importante intervenire in emergenza, per individuare e trattare la malattia dell’arteria carotidea tempestivamente, prima che si verifichi un ictus invalidante.

L’ictus è la complicanza più grave della malattia ostruttiva delle carotidi in quanto può provocare danni permanenti al cervello e, nei casi più gravi, può essere fatale.

La stenosi carotidea è responsabile di circa il 20% degli ictus.

Quali possono essere le conseguenze di un ictus?

L’ictus ha una percentuale di mortalità e disabilità piuttosto alta: è la seconda causa di morte a livello mondiale; in Italia è la terza causa di morte e la prima di disabilità. Le conseguenze sono frequentemente altamente invalidanti, con oltre il 50% dei pazienti costretto a limitazioni permanenti nella propria autonomia.

Tra le persone che riescono a superare l’ictus, infatti, solo il 10% è in grado di tornare completamente alla vita di prima e il recupero- se e quando avviene- può richiedere anni di terapia riabilitativa.

Le possibili conseguenze possono riguardare: il linguaggio, la vista, il movimento, le capacità cognitive, la percezione e l’orientamento in spazi aperti, il controllo dell’intestino e della vescica.

L’ecocolor Doppler dei tronchi sovraortici può essere utile anche come esame di prevenzione dai rischi cardiovascolari? 

L’IMT (spessore intima-media della parete carotidea) misurato mediante ecocolor Doppler carotideo è un indice delle precoci alterazioni aterosclerosi-correlate. Un valore di IMT ≥0.9mm è associato ad un aumento del rischio cardiovascolare. 

L’Ecocolor Doppler carotideo andrebbe eseguito, con finalità di prevenzione, intorno ai 55-60 anni di età e anticipato ai 50 anni nei casi in cui siano presenti condizioni favorenti la aterosclerosi come ipertensione, diabete, uno stile di vita sedentario, obesità, dislipidemia (valori elevati di colesterolo e/o trigliceridi nel sangue), tabagismo. Eseguire preventivamente questo esame può consentire di valutare il rischio di insorgenza di una malattia cerebrovascolare anche in assenza di placche e  restringimenti vasali, grazie al solo studio della parete interna dei vasi stessi, la cui alterazione di spessore rappresenta di per sé, come detto, un importante fattore di rischio cardiovascolare.

Chi deve sottoporsi all’ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici? 

Le principali indicazioni all’esecuzione dell’esame sono: presenza di soffio latero-cervicale, TIA, ictus, vasculopatia in altri distretti, (aneurisma aortico, arteriopatia obliterante dei vasi periferici, coronaropatia, retinopatia), malattia di Alzheimer, vertigini non labirintiche, lipotimie, monitoraggio postoperatorio (endoarteriectomia, stenting carotideo), monitoraggio di placca precedente diagnosticata, ipertensione arteriosa, diabete, dislipidemie, pregressa terapia radiante del collo, pazienti di oltre 60 anni asintomatici, paziente di oltre 50 con fattori di rischio multipli, pazienti giovani con familiarità per eventi ischemici cerebrali o cardiaci, pazienti che devono subire un intervento di chirurgia vascolare maggiore, fumatori.

Come si svolge l’ecocolorDoppler dei tronchi sovraortici?

L’esame si svolge come una qualsiasi ecografia, è rapido (dura circa 20 minuti) e non invasivo, privo di controindicazioni e non doloroso. Il paziente viene posto in posizione supina su un lettino con il collo ben disteso ed il capo leggermente indietro. L’operatore siede all’estremità. Con una sonda lineare inclinata correttamente si seguono i vasi del collo da esaminare con l’intermezzo di un gel. La sonda è collegata ad un monitor su cui vengono visualizzate le immagini. L’esame non prevede alcuna preparazione.

Medicina interna
Dott.ssa Elisabetta Liverani
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