Essere genitori al tempo di Coronavirus: alcuni pratici consigli

Oltre alle preoccupazioni per la situazione sanitaria, i genitori devono far fronte alla routine quotidiana, che richiede loro di essere sempre più multitasking: lavorare, occuparsi della casa, seguire i figli nello svolgimento dei compiti e proporre loro attività interessanti per occupare il tempo. 

 Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Ylenia Canavesio, psicologa nel Centro di Neuropsicologia dell’Apprendimento in Humanitas Medical Care Milano Domodossola.

Ecco alcuni utili consigli:

  • Anche se è necessario rimanere informati, cerchiamo di ridurre al minimo il tempo davanti ai media o ai social media a cui i vostri figli  sono esposti. Purtroppo in questo momento sui mezzi di comunicazione circolano molte informazioni allarmanti che generarono caos. E’ importante  fare da “filtro”, in quanto i bambini e i ragazzi difficilmente possiedono la capacità di verificare la fonte dalla quale provengono le notizie e questo potrebbe incentivare paure infondate. Verificate quindi regolarmente con i vostri figli ciò che hanno visto o sentito su Internet e chiarite eventuali informazioni errate.
  • Ritagliatevi del tempo per parlare con loro delle  paure e delle preoccupazioni, aiutateli ad esprimere le proprie emozioni anche attraverso il disegno e il gioco; spesso i bambini non riescono ad esprimere verbalmente quello che provano, ricordandovi di accoglierle sempre…non esistono emozioni sbagliate!

  • Rassicurate i vostri figli che, se necessario, riceveranno le giuste cure. Ogni giorno medici, infermieri e ricercatori lavorano per la nostra salute. Spiegate anche  che non sempre la tosse o uno starnuto sono sintomi di Corona Virus.

  • Trovate il modo di incoraggiare buone abitudini di igiene, nel rispetto della propria e dell’altrui  salute. Cercate di responsabilizzarli rispetto ad alcune mansioni, iniziando magari dalla pulizia e dall’ordine della loro cameretta. Alla fine però ricordatevi sempre  di elogiarli e incoraggiarli per l’impegno profuso.

  • Cercate di mantenere una routine quotidiana in famiglia, scandendo i tempi, come ad esempio quando si tratta di andare a letto, di mangiare e di fare i compiti. La routine è prevedibile e rassicurante, per questo piace molto ai bambini, permette di calarsi in un ambiente che  fornisce certezze e costanti. Questo permette di diminuire l’ansia del non sapere cosa accadrà.

  • Rispolverate vecchi giochi da tavolo, le carte, i puzzle, le costruzioni, insomma fate tutto quello che vi fa star bene e divertire insieme. Sia i bambini che gli adolescenti si sentono più felici e migliorano il rapporto con i genitori se partecipano abitualmente a giochi in famiglia.

  • Utilizzate in modo positivo smartphone e tablet  chiamando i nonni e gli amici più stretti. Non dimenticate di far partecipare i bambini alle opportunità di apprendimento  offerte dalle loro scuole o da altre istituzioni ( lezioni virtuali, videochiamate, collegamenti via Skype) .Ricordate che il nostro cervello cresce e si struttura all’interno delle relazioni. La deprivazione relazionale può portare  presto a problemi su diversi fronti.

Importante: ricordate che siete un modello per i vostri figli.

Il modo in cui gestite questa situazione di stress può influenzare il modo in cui loro  gestiscono e gestiranno in futuro le loro preoccupazioni.

Anche i bambini più piccoli  percepiscono le nostre preoccupazioni, inutile nasconderlo ! Cercate anzi di condividere con loro strategie per far fronte alla paura e rassicurateli sul fatto che l’unione fa la forza e che gli specialisti lavorano duramente per proteggere la nostra salute e garantire le cure adeguate.

Come comunicare le informazioni ai bambini

 I bambini hanno bisogno  di reali informazioni sui fatti, sulla potenziale gravità del rischio di malattia e di istruzioni concrete su come evitare le infezioni e la sua  diffusione, ma ricordatevi anche che queste devono essere adeguate all’età, non tutti hanno bisogno della lezione di virologia.

Ad esempio per i bambini più piccoli ( fino ai 6 anni) si potranno fornire informazioni brevi e semplici che dovrebbero spiegare i fatti: date adeguate rassicurazioni sul fatto che le loro case sono sicure e che gli adulti sono lì per aiutarli a mantenersi in salute e a prendersi cura di loro. Fate semplici esempi e fate vedere loro come si fa. Vi segnaliamo che ci sono già numerosi video su youtube che spiegano con brevi cartoni animati  i comportamenti igienici da assumere.

Per i bambini più grandi ( dai 7 ai 12 anni), che saranno più chiari nel porsi domande sulla loro sicurezza e su cosa accadrà, potrebbe essere necessario aiutarli a separare la realtà dalla fantasia.

I ragazzi più grandi (dai 13 in poi) invece possono affrontare la questione in modo più approfondito ed essere indirizzati direttamente alle fonti scientifiche.  Avere conoscenze accurate in merito può aiutarli a provare un senso di controllo.

Pazienza, tolleranza e rassicurazioni

Infine è  importante, per tutti i  genitori, armarsi di pazienza e tolleranza, come sostiene anche l’Associazione National Child Traumatic Stress Network, perchè lo stress emotivo a cui sono sottoposti i bambini in questi giorni non è indifferente. Questa è una situazione eccezionale e ognuno reagirà a suo modo; certo è che assisteremo inevitabilmente ad alti e bassi dell’umore e del comportamento. I bambini più piccoli sembreranno a volte regredire rispetto ad alcune tappe raggiunte ( es. linguaggio, autonomie di base) e i più grandi avranno oscillazioni dell’umore, è il loro modo per  adattarsi ed affrontare queste pressioni.

 

Articolo tratto da: Parent/Caregiver Guide to Helping Families Cope With The Coronavirus Disease 2019 ( COVID-19), NCTSN The National Child Traumatic Stress Network

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