Gastroenterite: una delle malattie più comuni nei piccoli

Le gastroenteriti in età pediatrica sono abbastanza frequenti nei bambini fino ai 5-6 anni, ma tendono a diminuire man mano che con la crescita si sviluppa e si consolida il sistema immunitario. Esse si diffondono con rapidità in tutti gli ambienti in cui i bimbi vivono a stretto contatto fra loro, come gli asili o le scuole, ma fortunatamente si risolvono spontaneamente in poco tempo. Alcune semplici precauzioni possono limitare la diffusione della malattia.

Ce ne parla il dottor Alessandro Repici, responsabile di Endoscopia digestiva in Humanitas.

Qual è la causa delle gastroenteriti?

“Quasi sempre la causa di queste gastroenteriti è virale”, spiega il dottore.

“Il rotavirus e l’adenovirus sono i maggiori responsabili di episodi di infezione (più frequenti nel periodo novembre-aprile) che hanno anche la maggiore tendenza alla diffusione epidemica”, aggiunge.

Quali sono i sintomi?

“I sintomi, che compaiono uno o due giorni dopo il contagio, nel caso di infezione da rotavirus, o dopo cinque-sei giorni, nel caso di infezione da adenovirus (più rare e limitate ai bimbi di età inferiore ai tre anni), di solito sono caratterizzati da vomito e scariche di diarrea acquosa per un periodo variabile dai tre ai sei-sette giorni. Meno frequentemente possono associarsi anche febbre (in genere molto lieve) e dolori addominali con le caratteristiche di coliche che si risolvono temporaneamente con l’emissione di una scarica di diarrea”, precisa l’esperto.

I sintomi negli adulti contagiati dai bambini infetti da rotavirus sono molto spesso di lieve entità.

Come si cura la gastroenterite?

“La maggior parte dei casi di gastroenterite virale si risolve nel tempo spontaneamente, senza bisogno di alcun trattamento specifico”, spiega Repici. Durante il periodo acuto, però, è importante evitare la disidratazione, garantendo ai piccoli un buon introito di liquidi per compensare le perdite che si hanno con il vomito e la diarrea. Vanno bene anche bevande a loro particolarmente gradite, come succhi di frutta, spremute o integratori. “Per quanto riguarda l’alimentazione, si suggerisce una dieta leggera con molta frutta e ricca di carboidrati per mantenere un adeguato introito calorico”.

“Gli antibiotici – prosegue l’esperto – non hanno alcuna efficacia contro le infezioni virali; solo occasionalmente possono essere somministrati dei farmaci per contenere il vomito o per i dolori addominali”.

È possibile evitare il contagio?

Il modo migliore per evitare la diffusione delle infezioni intestinali è seguire alcune semplici precauzioni.

In particolare:

  •     far lavare le mani ai bambini in maniera accurata e più volte nell’arco della giornata, specie nelle ore che frequentano l’asilo, dal momento che il contagio avviene molto spesso per via oro-fecale;
  •     adottare maggiori misure igienico-sanitarie negli ambienti condivisi dal momento in cui vengono segnalati i primi episodi della malattia;
  •     raccomandare ai bambini di non bere dallo stesso bicchiere e di non usare le posate o il tovagliolo dei compagni.
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