Il ginocchio: le patologie più diffuse e i trattamenti

L’articolazione del ginocchio è la più grande del corpo umano ed è formata da tre ossa: il femore, la tibia e la rotula. E’ una delle parti del corpo che più hanno interessato ortopedia e ortopedici.

Ne abbiamo parlato con il dottor Paolo Laviano, ortopedico in Humanitas Medical Care Lainate e Humanitas Medical Care Arese.

Conoscersi per (ri)conoscere eventuali dolori

Come anticipato l’articolazione del ginocchio è formata principalmente da femore, tibia e rotula: “queste ossa sono tenute insieme dai complessi capsulo – legamentosi e muscolo-tendinei e le loro superfici sono rivestite da cartilagine. In mezzo al femore e alla tibia sono presenti i menischi che hanno la funzione di ammortizzare e distribuire i carichi”, ha spiegato l’ortopedico. “Nei pazienti giovani sportivi i traumi possono danneggiare queste strutture, mentre nelle persone meno giovani invece di solito i menischi si lesionano per degenerazione”.

I sintomi e le diagnosi

“I primi sintomi quando qualcosa non va nel ginocchio sono generalmente dolore, gonfiore e in alcuni casi il blocco dell’articolazione stessa con l’impossibilità di estendere completamente il ginocchio”, ha chiarito il medico.

Una buona valutazione clinica e strumentale – dopo una anamnesi ed eventuali altre indagini come radiografie e risonanze magnetiche, ad esempio, richieste dallo specialista – permettono di fare una diagnosi corretta e quindi scegliere il percorso di cura più adatto per ciascun paziente. 

Le terapie personalizzate: dalle conservative alle protesi

Una volta raggiunta la diagnosi, il medico sceglie la terapia più adatta al paziente, alla sua età e alle abitudini.

“Occupandomi da sempre delle patologie del ginocchio tendo a mettere in pratica le cure conservative più efficaci – ha spiegato Laviano – e, nei casi in cui questo non sia possibile, le tecniche chirurgiche sia nell’ambito dell’artroscopia, sia interventi di chirurgia aperta di protesizzazione e revisione protesica. I materiali utilizzati sono tra i più innovativi e quando possibile gli approcci chirurgici sono di tipo mininvasivo”

L’artroscopia permette di risolvere i più comuni problemi del ginocchio come le lesioni meniscali, cartilaginee e legamentose. L’artroscopio, una telecamera collegata ad un monitor, consente di guardare direttamente ‘dentro’ l’articolazione e di risolvere tramite gli strumenti idonei il problema in atto.

La chirurgia aperta viene utilizzata quando non vi è indicazione a ricorrere all’approccio artroscopico, cioè nei casi di difetti meccanici (come osteotomie, riallineamento apparato estensore nelle instabilità rotulee, riparazione o ricostruzione di lesioni capsulo-legamentose).

Infine, quando l’articolazione non è più salvabile si ricorre alla chirurgia protesica.

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