Infiltrazione di cheloide, a cosa serve il trattamento?

Spesso il trattamento dei cheloidi è difficile da gestire, a causa di una cattiva guarigione della ferita, caratterizzata da una continua infiammazione locale e da un’eccessiva deposizione di collagene. Tuttavia, l’infiltrazione si è dimostrata essere un trattamento spesso efficace e ben tollerato dai pazienti, senza dolore. Ma come funziona?

Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Emanuela Battaino, dermatologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.

Come guarisce una cicatrice?

Generalmente le ferite attraversano quattro fasi prima di guarire:

1. Emostasi e coagulazione: il corpo produce una risposta naturale alla lesione e forma un coagulo per fermare l’emorragia. 

2. Fase infiammatoria: i vasi sanguigni si dilatano per consentire ad alcune cellule (anticorpi, globuli bianchi, fattori di crescita, enzimi e sostanze nutritive) di raggiungere l’area ferita, creando gonfiore, calore, dolore e arrossamento, o infiammazione.

3. Fase di proliferazione: quando la ferita viene ricostruita.

4. Fase di maturazione: quando la ferita si chiude completamente e la cicatrice inizia a svanire.

Cosa può alterare la cicatrizzazione di una ferita?

La guarigione di una ferita può dipendere da numerosi fattori:

·  Età: può rallentare le fasi di guarigione delle ferite; la pelle diventa più sottile e il corpo mostra una risposta infiammatoria ridotta; questo significa che, invecchiando, la pelle è più predisposta a lesioni e a guarire più lentamente.

·  Nutrizione: una ferita non è in grado di guarire correttamente se mancano i nutrienti necessari per la riparazione e la crescita cellulare.

·  Eccessivo peso corporeo: chiunque superi il proprio peso corporeo ideale del 20% o più ha un rischio maggiore di infezione durante la guarigione di una ferita.

·  Traumi ripetuti: in presenza di un maggior numero di ferite, i meccanismi di difesa del corpo sono più limitati e la riparazione più lenta.

·  Pelle secca: le persone inclini alla pelle secca (particolarmente comune negli anziani) sono più a rischio di lesioni cutanee, infezioni e ispessimento, che possono compromettere la guarigione delle ferite.

·  Pelle umida: se la pelle è troppo bagnata, c’è un rischio maggiore di sviluppare macerazione e/o infezioni.

·  Malattie croniche: le malattie croniche hanno un impatto diretto sulla capacità naturale del corpo di guarire.

·  Farmaci: I farmaci possono avere un effetto negativo sulla guarigione. Ad esempio, gli anticoagulanti hanno la capacità di interrompere la coagulazione del sangue, mentre gli immunosoppressori possono indebolire il sistema immunitario e aumentare il rischio di infezione.

Quali sono i tipi di cicatrici?

Le cicatrici possono essere classificate in tre categorie principali:

·  Atrofiche: si creano quando il tessuto necessario a riparare una lesione è insufficiente e sono caratterizzate da un affossamento della pelle nella zona ferita.

·  Ipertrofiche: sono cicatrici più larghe, ispessite e spesso sollevate.

·  Cheloide: è la crescita di un tessuto fibrotico anormale in seguito ad abrasioni, ferite, ustioni, traumi, o interventi chirurgici.

Qual è la differenza rispetto alla cicatrice ipertrofica?

La cicatrice ipertrofica si alza ma rimane confinata nel taglio e può regredire; un cheloide non solo si alza, ma può anche allargarsi e non regredisce spontaneamente.

Come può essere trattato un cheloide?

Il trattamento può avvenire attraverso diversi procedimenti, come:

·  iniezioni di cortisone per via intralesionale

·  iniezioni di interferone e di fluoroacile

·  attraverso laserterapia, crioterapia, applicazione di fogli di silicone  

·  radiazioni.

Generalmente, le terapie più adottate che portano a esiti soddisfacenti sono le iniezioni di cortisone per via intralesionale e la laserterapia, che riescono ad appiattire il cheloide rendendolo meno visibile.

Come avviene l’infiltrazione di cheloide?

Le infiltrazioni avvengono tramite iniezioni nella zona in cui è presente il cheloide. Vengono effettuate tramite un ago sottile con sostanze che hanno il compito di stimolare la produzione di enzimi per contrastare lo sviluppo dei tessuti fibrosi che formano le cicatrici.

Il trattamento varia a seconda delle dimensioni del cheloide. 

A cosa serve l’infiltrazione di cheloide?

Ha lo scopo di migliorare l’aspetto della cicatrice, appiattendola e riducendo sintomi come prurito o indolenzimento nel punto in cui sorge.

Il trattamento è pericoloso o doloroso?

Le iniezioni possono, in alcuni casi, dare fastidio al paziente, ma non sono terapie pericolose.

Dermatologia e Venereologia
Dr.ssa Emanuela Battaino
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