Insonnia dopo i quarant’anni: può essere la premenopausa

Pare che, nel periodo che precede la menopausa (quindi dopo i quarant’anni), circa un terzo delle donne lamenti la comparsa di frequenti episodi di insonnia, oltre ad avvertire altri sintomi come vampate di calore, sudorazioni, aumento di peso, ansia e depressione.

L’insonnia è un disturbo che influisce negativamente sulla qualità della vita e, pertanto, quando si manifesta, occorre rivolgersi subito allo specialista per consigli o eventuali terapie.  

Ne abbiamo parlato con il dottor Vincenzo Tullo, neurologo e responsabile dell’Ambulatorio sulle cefalee in Humanitas.

Quale può essere la causa dell’insonnia nelle donne dopo i quarant’anni?

“In particolare nelle donne in premenopausa, gli episodi di insonnia possono essere legati all’ansia e alla depressione che, indipendenti da cause di tipo emotivo, sono invece correlate alle alterazioni ormonali, con calo degli estrogeni, tipiche della menopausa”, spiega il dottore. 

Che cosa fare se compare l’insonnia in premenopausa?

“Quando compare questo disturbo è necessario rivolgersi allo specialista ginecologo che prenderà in considerazione eventuali terapie ormonali sostitutive o di nutraceutica (ossia a base di alimenti che hanno effetti benefici sulla salute), che include la somministrazione di integratori e fitofarmaci derivanti da piante che hanno dimostrato di avere un’azione simile agli estrogeni”, consiglia l’esperto.

Quali sostanze nutraceutiche sono consigliate per contrastare l’insonnia?

“Tra le sostanze nutraceutiche più utilizzate per contrastare l’insonnia ed eventuali altri sintomi tipici del periodo della premenopausa (e anche della menopausa), ci sono la soia con i suoi composti chiamati isoflavoni, i semi di lino e l’erba medica”, riferisce il neurologo.

Ci sono altri accorgimenti utili per evitare questo disturbo?

Occorre seguire un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca, prediligendo le crucifere (come, per esempio, i cavoli e le cime di rapa), perché sono ricche di sostanze antiossidanti che aiutano il metabolismo. Inoltre, bisogna prestare attenzione alla quantità e alla qualità del cibo, evitando porzioni abbondanti, grassi, fritti, l’eccesso di carni rosse, formaggi, salse, cibi inscatolati e ricchi di nitriti e nitrati.

“Anche alcune tisane possono essere di grande aiuto per combattere l’insonnia, in particolare quelle a base di semi di griffonia e iperico, perché, come dimostrato, determinano un aumento della serotonina, cioè un neurotrasmettitore dell’umore che, aiutando a stabilizzare l’umore, migliora sia l’aspetto emotivo sia i disturbi del sonno, senza dover ricorrere a farmaci antidepressivi”, afferma il dottor Tullo. 

E conclude: “Se, nonostante tutti questi accorgimenti, l’insonnia non passa, è bene consultare il neurologo per la valutazione del problema”.

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