La donna che fa sport è più a rischio di infezioni vaginali?

Le infezioni vaginali sono un disturbo molto frequente nelle donne: la loro insorgenza può dipendere da molte cause, tra cui l’utilizzo di indumenti troppo stretti e di tessuti non traspiranti per fare attività sportiva. 

Ne parla la dottoressa Serena Del Zoppo, ginecologa in Humanitas Medical Care.

Sintomi e cure delle vaginiti

Prurito, perdite di colore biancastro lattiginoso o anche giallo-verdi e maleodoranti, sono i sintomi più diffusi che compaiono in caso di infezioni vaginali, che se trascurate e in forma acuta provocano anche dolore.

“Generalmente questo tipo di infezioni si risolve con una terapia locale a base di ovuli o creme vaginali prescritte e indicate dal medico, per tre-cinque giorni, a seconda del tipo di germe interessato – spiega la dottoressa -. Nel caso, invece, di infezioni ripetute e recidive, la paziente (e in alcuni casi anche il partner) deve assumere farmaci per via orale”.

Perché la donna che fa sport è più a rischio di infezioni vaginali?

Per praticare gran parte delle attività sportive, che si svolgono sia nelle palestre che all’aperto, spesso vengono utilizzati e indossati indumenti molto aderenti e di tessuto sintetico (come ad esempio pantaloncini o il costume da bagno) che non permettono una buona traspirazione delle zone intime e predispongono così alle vaginiti.

“I miceti, per esempio, sono funghi che danno origine a micosi come la candida, frequente nelle nuotatrici e nelle ragazze che fanno ginnastica artistica e attività simili, proprio perché il costume sintetico e il sudore creano un ambiente umido che ne facilita la crescita e lo sviluppo. La stessa tuta da ginnastica, anche se meno frequentemente, può essere causa di vaginiti”, spiega la dottoressa.

 Anche l’utilizzo di indumenti intimi sintetici e colorati, di pantaloni stretti e collant, può aumentare il rischio di vaginiti. 

E’ possibile prevenire le infezioni vaginali?

La prevenzione parte prima di tutto dalle abitudini di vita. Si dovrebbero preferire fibre naturali, come il cotone, non colorate, e cambiare gli indumenti intimi anche durante l’attività sportiva, se è di lunga durata.  

Anche cicli preventivi con fermenti lattici orali o vaginali e la cura dell’alimentazione possono essere d’aiuto.

Ginecologia e Ostetricia
Dr.ssa Serena Del Zoppo
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