La piaga estiva delle zanzare e i rimedi

Piccole e fastidiose, le zanzare riescono a rovinare le nostre giornate e serate estive, causando con le loro punture prurito e irritazioni.

Sono numerosi i rimedi per evitare tali punture e curarle, quando è troppo tardi: lozioni, repellenti spray, candele alla citronella e zampironi. Ma quali di questi sono davvero efficaci?

Che cosa provoca la puntura di una zanzara?

Quando una zanzara ci punge, inietta nel nostro organismo una sostanza tossica allergizzante che crea un’immediata infiammazione.

Il puntino rosso che si forma sulla nostra pelle è chiamato pomfo e dà prurito per circa venti-trenta minuti.

Passato questo lasso di tempo, il fastidio si affievolisce, a patto però che non si ceda alla tentazione di alleviare il prurito sfregando la puntura.

Esistono persone più soggette alla puntura di zanzare?

Non è raro vedere individui con grossi pomfi arrossati accanto a persone che non presentano alcun fastidio, pur essendo stati punti entrambi da zanzare.

Il motivo di questa differenza risiede nella sensibilità individuale all’allergia da puntura di zanzara. Persone con una particolare allergia potrebbero addirittura soffrire di febbre, oltre che di pomfi di notevoli dimensioni.

Quali sono i repellenti più efficaci?

L’utilizzo di repellenti ha lo scopo di evitare che le zanzare ci pungano e servono dunque come prevenzione. I repellenti sono composti da tre molecole che possono essere realmente efficaci, a patto che si osservino alcuni accorgimenti.

Prima di tutto tali repellenti funzionano solamente se applicati direttamente sulla nostra pelle e non, come spesso accade, sui vestiti.

Quali sono i rimedi post-puntura?

Sono molti, e non sempre innocui. Primo esempio sono le gocce di ammoniaca, pericolosissime a causa dell’alta possibilità di ustione che deriva dall’utilizzo di questa sostanza caustica.

Poco efficaci e potenzialmente dannosi sono gli antistaminici in crema, che rendono la pelle fotosensibile senza portare grandi benefici.

Nemmeno il cortisone risulta essere un rimedio utile: oltre a indebolire le difese cutanee, l’entrata in funzione è molto lenta.

L’unica soluzione sembra essere rappresentata dai gel astringenti a base di cloruro di alluminio che, se applicati immediatamente dopo la puntura, eliminano il prurito limitando il rischio di infezione.

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