La prevenzione dai 40 anni: gli esami da fare

Essere in salute non significa solo non avere malattie o infermità, ma anche trovarsi in una condizione di benessere fisico e mentale. In questo senso, la prevenzione riveste un ruolo fondamentale, soprattutto a partire dai 40 anni.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la prevenzione basata sul corretto stile di vita, sulla regolare attività fisica e sull’effettuare tutti gli esami consigliati allunga le prospettive di vita e, soprattutto, ne migliora la qualità.

Ne abbiamo parlato con il dottor Maurizio Tommasini, responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Generale ed Epatologia in Humanitas.

Non sottoporsi a esami inutili

Alimentazione sana ed equilibrata, assenza di fumo e alcol, riduzione dello stress e una regolare attività fisica sono gli ingredienti fondamentali per mantenersi in buona salute.

“La cosa importante”, sottolinea il dottor Tommasini, “è non esagerare con visite, controlli, medicine se ci si sente ‘in forma’. Trattamenti inappropriati e di cui non è certa l’utilità potrebbero esporre il paziente a rischi inutili. È bene, invece, seguire una corretta linea di prevenzione fondata sulle indicazioni personalizzate del proprio medico di base”.

Consigli per una corretta prevenzione

Una corretta prevenzione si basa su:

  • lo studio della storia clinica della propria famiglia per individuare eventuali predisposizioni genetiche a malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, ipercolesterolemia;
  •    la programmazione di controlli clinici a partire dai 40 anni.

I dati dimostrano che individuare tempestivamente queste malattie significa salvare molte vite. Secondo l’OMS, in tutto il mondo, più del 60% degli infarti e circa il 50% degli ictus sono causati dalla pressione alta non curata e il 56% degli attacchi di cuore è conseguente all’alto livello di colesterolo nel sangue.

Gli esami indicati a partire dai 40 anni

“La prevenzione”, spiega il dottore, “si basa principalmente su:

  •    esami del sangue per controllare i livelli di glucosio (alterati nei diabetici), del colesterolo totale, del colesterolo cosiddetto “buono” (HDL) e di quello “cattivo” (LDL);
  •    misurazione della pressione sanguigna almeno una volta l’anno o con altre periodicità stabilite dal medico;
  •    visita cardiologica ed elettrocardiogramma sotto sforzo;
  •    pap-test ogni due anni per le donne, che consente di individuare precocemente lesioni pretumorali al collo dell’utero che, in questo modo, si curano nel 100% dei casi;
  •    mammografia ogni due anni tra i 40 e i 50 anni e ogni anno dopo i 50 anni, a volte associata all’ecografia. Grazie a questo esame la mortalità per il tumore del seno si riduce del 30%;
  •    esame del PSA (antigene prostatico specifico) dopo i 50 anni, cioè il test del sangue per la prevenzione del tumore della prostata, unitamente a una visita urologica;
  •    ricerca del sangue occulto nelle feci, per uomini e donne, che permette di identificare precocemente il tumore del colon retto;
  •    colonscopia per chi ha familiarità per il tumore del colon retto e per i polipi;
  •    esame oculistico per controllare le diverse strutture dell’occhio e accertare che non presentino patologie;

·   esami come la MOC per sapere se si è affetti da osteoporosi”.

 

 

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