La prima visita dal ginecologo

L’adolescenza è il periodo dei grandi cambiamenti fisici (e non solo), soprattutto per quanto riguarda l’apparato genitale. Ancora oggi in molte famiglie non si affrontano gli argomenti legati alla sessualità e non si incoraggiano le figlie a rivolgersi al ginecologo (e i maschi all’andrologo) per chiarire i dubbi, chiedere consigli e preservare la salute, evitando così inutili traumi o prevenendo l’insorgenza di problemi.

Ma quando è consigliabile che una giovane donna effettui la “prima visita” ginecologica?

Quando è opportuno fare la prima visita dal ginecologo?

Non esiste una vera e propria “età giusta” per sottoporsi alla prima visita ginecologica. Si può farla coincidere con l’arrivo della prima mestruazione (menarca) ma solo se è comparsa troppo precocemente (9-10 anni), oppure effettuarla intorno ai 14 anni se non si è ancora verificato il primo ciclo. Generalmente essa è consigliata intorno ai 15 anni che attualmente, per la maggior parte delle ragazze, corrisponde all’inizio dell’attività sessuale, in modo da vivere quest’ultima serenamente, prevenendo i problemi connessi. Con la prima visita, inoltre, si può approfondire la conoscenza del proprio apparato genitale e si ha l’occasione per soddisfare curiosità e avere risposte sicure da parte di un professionista.

Con quale periodicità si devono effettuare le visite successive?

Non ci sono regole fisse: il medico decide la cadenza delle visite successive a seconda dei casi. Generalmente, si consiglia una visita annuale a chi prende la pillola e un PAP test come prevenzione del tumore del collo dell’utero a partire dall’inizio dell’attività sessuale. Il ginecologo valuterà la frequenza di tale test in base alle condizioni della cervice uterina.

Quali sono i problemi più frequenti che spingono gli adolescenti alla prima visita ginecologica?

I problemi più frequenti per i quali l’adolescente si rivolge per la prima volta allo specialista sono legati alla peluria e all’acne. Più raramente ciò avviene per un ritardo del menarca (quando verso i 15 -16 anni ancora non è comparso), per la presenza di problemi anatomici (di cui ci si accorge durante il primo rapporto), per dolori e disturbi o per il blocco delle mestruazioni causato da anoressia.

Quali controlli andrebbero eseguiti prima di iniziare l’attività sessuale?

Le ragazze alle prime esperienze non hanno una chiara idea dei problemi connessi all’attività sessuale e, di conseguenza, non pongono agli adulti molte domande. Infatti, è raro che in vista del primo rapporto sessuale esse chiedano per il loro ragazzo un controllo medico, che dovrebbe riguardare principalmente l’epatite C, l’epatite B e l’HIV e le altre infezioni sessualmente trasmissibili.

Quale anticoncezionale assumere?

La pillola monofasica a basso dosaggio ormonale rappresenta il contraccettivo più adatto per le adolescenti. Viene prescritta dopo aver eseguito alcuni esami del sangue e se nella famiglia della ragazza non siano presenti problemi, principalmente di natura cardiocircolatoria, che ne sconsiglino l’uso. La pillola si assume per 21 giorni consecutivi e viene sospesa per 7. Ne esistono di diversi tipi e si sceglie quella più adatta alla singola giovane donna.

Quanto sono importanti l’igiene intima e l’abbigliamento?

La scarsa igiene intima provoca problemi e infezioni. Anche l’utilizzo (molto comune) di detergenti non adatti o di qualità scadente è causa di irritazioni e, inoltre, adoperare il bagnoschiuma, che rimuove le naturali barriere difensive delle mucose genitali, può favorire l’instaurarsi di infezioni. Inoltre, i jeans troppo stretti provocano infiammazioni croniche a livello vaginale e determinano arrossamento e gonfiore nei genitali esterni, mentre il perizoma, sfregando sulla zona perianale, induce l’instaurarsi di infezioni cui può seguire la formazione di lesioni.

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