L’acne da sciarpa

Sciarpe, maglioni a girocollo o a collo alto sono i principali responsabili della cosiddetta “acne da sciarpa”, una reazione della pelle a certe fibre con cui avvolgiamo il collo. A soffrire di questo disturbo sono soprattutto i giovani e le donne.

Ce ne parla l’Unità Operativa di Dermatologia di Humanitas

Che cos’è l’acne da sciarpa?

La cosiddetta acne da sciarpa è una condizione che colpisce in particolare gli adolescenti, maggiormente soggetti a sviluppare dermatiti giovanili. “Essa è dovuta allo stretto contatto della pelle del collo e del mento con sciarpe o indumenti di lana o cachemire le cui fibre, sfregando la cute che in queste zone è particolarmente sottile, s’introducono nei delicatissimi pori e provocano infiammazione”, spiega il professore.

Come si riconosce l’acne da sciarpa?

L’acne da sciarpa è facilmente riconoscibile perché si manifesta solo localmente con arrossamento cutaneo e insorgenza di comedoni (punti neri e bianchi), papule e pustole (brufoli). “I suoi sintomi sono simili a quelli di una comune acne, ovvero l’infiammazione dei follicoli piliferi”, chiarisce il dottore.

Come si cura l’acne da sciarpa?

Sull’area interessata da acne da sciarpa si possono applicare delle creme a base di acido salicilico o di zolfo colloidale che riducono rapidamente l’infiammazione”, suggerisce l’esperto. E aggiunge: “Sono invece da evitare terapie naturali o fai da te ed è fondamentale, prima di andare a dormire, un’accurata e delicata pulizia della cute con saponi neutri per eliminare qualsiasi sostanza irritante rimasta sulla pelle”.

Come ripararsi dunque dal freddo senza incorrere in questo disturbo?

Per difendersi dal freddo nei mesi invernali, chi è predisposto a questa condizione può evitarla frapponendo fra collo e sciarpa di lana una sciarpa di seta o di cotone. Per evitare poi l’irritazione della pelle in altre parti del corpo (in particolare torace e schiena) si consiglia di non indossare abiti troppo stretti e dai tessuti irritanti. Il pile, per esempio, è molto più economico e meno irritante della lana o del costoso cachemire.

 

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