Le cause della vertigine

Sempre più spesso si ricorre a una consultazione medica quando si presentano tutti quei problemi che vengono comunemente raccolti sotto il nome di “vertigine”.

La vertigine deve essere valutata in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo diversi medici, sia specialisti di neurologia sia specialisti di otorinolaringoiatria. Solo così si può ottenere un corretto inquadramento della sintomatologia.

Ne abbiamo parlato con la Professoressa Paola Merlo, Responsabile dell’unità Operativa di Neurologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Le forme che può assumere la vertigine

La vertigine può presentarsi principalmente in due modi:

  •   Si ha una vertigine “oggettiva” quando sembra che l’ambiente circostante subisca uno spostamento.
  •   Si ha una vertigine “soggettiva se la sensazione di spostamento riguarda il proprio corpo.

Non bisogna confondere la vertigine con la sensazione di instabilità dell’equilibrio, che è una problematica differente.

Inoltre, quando è sintomo di una patologia d’organo o di una malattia neurologica, è raro che la vertigine si presenti da sola e non accompagnata da altri segni.

Le origini della vertigine

La vertigine è un sintomo che deriva dalla distorsione dei rapporti normali tra il nostro schema corporeo e l’ambiente circostante.

È controverso se si tratti di un disturbo del sistema nervoso centrale o di quello periferico. Per questo è importante che vi sia collaborazione tra i diversi specialisti.

Tra le patologie neurologiche che tra i propri sintomi hanno la vertigine, bisogna ricordare la patologia cerebrovascolare, sia ischemica sia emorragica. Anche alcuni tipi di cefalee possono presentare questo sintomo, anziché il tipico dolore al capo.

Per la cosiddetta vertigine cervicale, invece, legata all’artrosi del rachide cervicale, sarebbe più corretto parlare di instabilità dell’equilibrio.

La cosiddetta labirintite è invece legata a disturbi posturali dovuti a una patologia dell’organo dell’equilibrio, il labirinto appunto.

Tra le varie labirintopatie ricordiamo:

  •   La vertigine parossistica posizionale, dovuta al distacco di cristalli di carbonato di calcio, presenti normalmente nel labirinto. Questi, staccandosi, stimolano in maniera anomala l’organo dell’equilibrio, specialmente quando si fanno determinati movimenti del capo.
  •   La Malattia di Menière, dovuta all’alterazione della pressione dei fluidi contenuti nell’orecchio interno.
  •   La neurite vestibolare, dovuta a un’improvvisa perdita di funzione di un organo di equilibrio.

Gli strumenti per diagnosticare la vertigine

Per impostare un’adeguata terapia è importante un’accurata anamnesi, il profilo temporale di presentazione e un esame neurologico. È necessario poi affiancare queste indagini con una valutazione audiologica e vestibolare e la Risonanza Magnetica cerebrale.

 

 

 

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