Le infezioni urinarie e la prostata: ci sono correlazioni?

Quando ci si trova di fronte a infezioni delle vie urinarie, il principale sospettato è la prostata, specialmente se è ingrossata o infiammata.

L’ipertrofia prostatica benigna e la prostatite sono infatti le patologie che più predispongono a una cistite nell’uomo.

Ne abbiamo parlato con il Dottor Alberto Saita, Urologo presso l’Istituto Clinico Humanitas

Cistiti negli uomini e nelle donne

Le infezioni urinarie sono certamente meno comuni negli uomini rispetto alle donne, che risultano più esposte al rischio, a prescindere dall’età.

Gli uomini che presentano infezioni del tratto urinario soffrono di una patologia subclinica che può portare a batteriuria (la presenza di batteri nelle urine).

Le infezioni del tratto urinario sono dunque causate da ostruzioni cervico-uretrale e si caratterizzano per l’irregolarità dello svuotamento vescicale e per l’irritazione della vescica. Le cistiti sono spesso ricorrenti.

I sintomi sono lo stimolo frequente di minzione (pollachiuria) e la necessità a urinare nelle ore notturne (nicturia).

Esami da fare

In caso di cistite è consigliabile sottoporsi a un’ecografia e all’esplorazione rettale.

Inoltre, occorre effettuare un esame colturale delle urine per definire la scelta degli antibiotici. Infine, è necessaria anche l’uroflussometria per verificare se c’è ostruzione e dunque se il paziente è predisposto a recidiva.

In diversi casi l’infezione del tratto unitario può essere causata da un’infezione trasmessa sessualmente.

Occorre quindi ricorrere a un esame delle urine, a una spermiocoltura e al tampone uretrale.

In situazioni particolari può essere utile effettuare approfondimenti diagnostici con ricerca di clamidia, trichomonas e micoplasma.

L’emospermia, ovvero la presenza di sangue nello sperma, è segno di prostatite di base. In caso di ematuria, cioè la presenza di sangue nelle urine, può essere sì cistite ma occorre anche escludere la presenza di un eventuale tumore vescicale.

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