Le “pillole dell’amore”: solo per chi ne ha davvero bisogno

I farmaci che combattono la disfunzione erettile, conosciuti anche come pillole dell’amore, spesso sono usati impropriamente, anche da chi non ne avrebbe bisogno, come i giovanissimi.

Occorre ricordare, infatti, che stiamo parlando di un disturbo che affligge il 13% della popolazione maschile.

È spesso correlato all’età, in quanto la percentuale di chi ne soffre, tra gli under 40, è del tutto trascurabile, mentre aumenta tra gli over 50, toccando picchi del 50% tra gli over 70.

L’abuso di sostanze per curare la disfunzione erettile può essere molto pericoloso, soprattutto in assenza di un controllo medico.

Ne abbiamo parlato con il Dottor Alessandro Pizzocaro, Aiuto-referente per l’Andrologia, l’Endocrinologia e l’Andrologia medica presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Quali sono le cause della disfunzione erettile?

Le cause di tale disfunzione possono essere di due tipi. La prima è organica, la seconda psicogena.

Spesso, tuttavia, in un individuo entrano in gioco entrambi gli aspetti.

Tra i fattori di rischio vi sono senza dubbio patologie vascolari come:

  • infarto;
  • ictus;
  • arteriosclerosi;
  • ipertensione.

Tali elementi sono in grado di modificare l’afflusso e il deflusso del sangue nel pene, provocando così una disfunzione erettile.

Anche determinate patologie, come il diabete, possono danneggiare il sistema nervoso e i vasi sanguigni del pene.

Se il paziente è obeso e fumatore, la percentuale aumenta di dieci volte.

I metodi per curare questo disturbo sono diversi:

  • psicoterapia;
  • cambiamento di stile di vita;
  • inibitori dell’enzima PDE-5;
  • trattamenti intra-uretrali;
  • iniezioni nel corpo cavernoso del pene;
  • interventi chirurgici.

Tra questi, la pillola rappresenta la terapia meno invasiva. I farmaci a base di sildenafil, tadalafil e vardenafil si sono infatti dimostrati efficaci e innocui.

I principi attivi contenuti in queste molecole, gli inibitori della fosfodiesterasi 5, inibiscono un enzima che distrugge una molecola responsabile della dilatazione dei vasi sanguigni.

La differenza tra i tre farmaci sta nel tempo di assorbimento e nella durata dell’effetto.

Il sildenafil fu scoperto durante test clinici effettuati nello sviluppo di un farmaco per curare l’angina pectoris. Da questa molecola sono poi nati il tadalafil e il vardenafil.

Tutti e tre i farmaci funzionano imitando la naturale reazione del corpo.

Non si tratta di rimedi afrodisiaci in quanto aiutano a raggiungere l’erezione solo in presenza di uno stimolo sessuale.

Questi farmaci hanno effetti collaterali?

Dai dati in nostro possesso, una persona su dieci, al massimo, può accusare mal di testa, rossore al volto, bruciore allo stomaco, mialgie e dolori alla schiena.

Si tratta comunque di farmaci del tutto innocui.

Diventano pericolosi nel momento in cui sono somministrati senza controllo medico oppure qualora il paziente sia cardiopatico e assuma nitrati.

La combinazione di questi trattamenti può causare, infatti, un calo nella pressione del sangue, fino al collasso.

Benché considerati sicuri, questi farmaci necessitano di una prescrizione medica.

È importante, infatti, che lo specialista verifichi le cause della disfunzione erettile.

Spesso è possibile risolvere il disturbo in modo naturale, modificando il proprio stile di vita, per esempio smettendo di fumare o aumentando l’attività fisica.

La terapia migliore, per chi soffre di disfunzione erettile, rimane comunque la combinazione di trattamento farmacologico e psicologico.

Solo così è possibile ottenere risultati duraturi.

 

 

 

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