Le vertigini: cause e cure, i benefici della fisioterapia

Le vertigini sono una fastidiosa sensazione di giramento di testa e di movimento dello spazio circostante anche quando si è fermi. Nei casi più gravi, alla sensazione di sbandamento e smarrimento, potrebbero affiancarsi anche problemi di vista e sensibilità elevata alla luce, mal di testa, nausea fino ad aumento della frequenza cardiaca, con conseguente fiato corto, debolezza e sudori.

Ne parla il dottor Francesco Capobianco, fisioterapista in Humanitas Medical Care.

Le cause: cosa provoca le vertigini?

Le cause delle vertigini possono essere diverse, a partire da problemi collegati al sistema vestibolare, ad una occlusione dovuta al muco, a problemi tumorali, disturbi neurologici, ematomi intracranici, labirintiti.

Alcune sono risolvibili con l’aiuto del fisioterapista, come nel caso di artrosi cervicale, colpi di frusta, rettilineizzazione cervicali, ernie e protrusioni, problemi vascolari, tensioni mio-fasciali, alterazione della linfa dei canali semicircolari dell’orecchio.

Esistono diverse forme di vertigini: 

“Le vertigini acute non ricorrenti, che presentano un unico evento scatenante, presentano anche sintomi neurovegetativi (nausea, vomito), nistagmo (scosse involontarie degli occhi) e marcata instabilità”.

Ci sono poi sindromi vertiginose a crisi ricorrenti, che potrebbero essere recidive come:

• Cupolitiasi: disturbo meccanico dell’orecchio umano, con crisi rotatorie manifeste con movimenti bruschi e riferite ad alterazioni del labirinto posteriore;

• La malattia di Ménière: patologia dell’orecchio interno, che causa vertigine, ipoacusia neurosensoriale fluttuante e acufeni.

Si tratta di vertigini spesso causate da problematiche posturali, propriocettive che portano a sensazioni di disequilibrio, vissute in modo invalidante anche se non portano a vere crisi rotatorie.

Come curare le vertigini: trattamenti fisioterapici

“Il programma riabilitativo può variare in base alla causa della vertigine – spiega il medico-. In genere l’approccio è moderato sui sintomi del paziente e si interviene con:

• Terapie strumentali Tecar Terapia e Laser Terapia per ridurre lo stato infiammatorio cervicale e sciogliere le tensioni in eccesso;

Terapia manuale per recuperare un buon range di mobilità eliminando le tensioni profonde vertebrali;

Esercizi posturali per riequilibrare il corpo.

“L’intensità della terapia sarà aumentata in base al miglioramento dei sintomi del paziente.

La diagnosi medica è sempre il primo tassello, fondamentale, per iniziare un corretto approccio fisioterapico riabilitativo”, aggiunge.

“Il fine è quello di impostare un trattamento efficace ed efficiente che in prima fase acuta mira ad alleviare i sintomi, spesso attraverso una terapia farmacologica, e poi ci si focalizza sulla causa scatenante per ristabilire la funzione di equilibrio e mantenerla nel tempo – conclude -. Non si tratta perciò di una patologia unica ma di sintomi in realtà dovuti a molteplici potenziali cause a vari livelli che si intrecciano. Ecco perché la sinergia dei vari professionisti e una diagnosi mirata, può aiutare il paziente alla risoluzione del problema”.

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