Lo smog aumenta i rischi di demenza?

Alcuni studi suggeriscono una correlazione fra l’esposizione allo smog, le strade trafficate e l’insorgenza di patologie neurologiche. La Dott.ssa Elisabetta Menna, ricercatrice di Humanitas e dell’Istituto di Neuroscienze del Cnr, ci aiuta a comprendere meglio questa connessione.

Smog e patologie neurologiche

Le malattie neurologiche come la demenza, il morbo di Parkinson e la sclerosi multipla potrebbe essere influenzate dal luogo di residenza. Vivere vicino a strade trafficate aumenterebbe infatti il rischio di sviluppare queste patologie. L’inquinamento atmosferico è già noto per essere un fattore di rischio per la salute del cervello, ma una ricerca canadese ha fornito dati specifici sulla demenza. 

I risultati dello studio

Uno studio condotto dal Public Health Ontario e l’Institute for Clinical Evaluative Sciences, pubblicato su Lancet, ha esplorato la correlazione tra demenza e vicinanza a strade trafficate. Tra il 2001 e il 2012, su un campione di residenti in Ontario di età compresa tra i 20 e gli 85 anni, sono stati registrati oltre 243.000 casi di demenza. Lo studio ha rilevato che abitare a meno di 50 metri da strade trafficate aumenta del 7% il rischio di sviluppare demenza, mentre il rischio diminuisce al 4% per chi vive a 100 metri e al 2% per chi risiede a 200 metri. Oltre a queste distanze, non è stato riscontrato alcun aumento significativo del rischio.

La comunicazione polmone-cervello

In passato, i meccanismi attraverso cui l’inquinamento atmosferico influenzava il cervello non erano chiari. Studi più recenti hanno dimostrato che l’esposizione agli agenti inquinanti nell’aria aumenta le citochine proinfiammatorie in circolo e l’attivazione delle cellule microgliali cerebrali. Anche 24 ore dopo l’esposizione, le cellule microgliali restano attive, suggerendo una comunicazione diretta tra i polmoni e il cervello.

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