Lo yoga terapeutico in Humanitas Medical Care Milano, via Domodossola

A partire dal mese di novembre 2018, la dottoressa Chiara Ponti, fisioterapista, ha avviato un corso di yoga terapeutico, che si tiene nella palestra del poliambulatorio Humanitas Medical Care Milano, via Domodossola, con frequenza bisettimanale.

Lo yoga terapeutico, simile ma differente dallo yoga “classico”, è portatore di innumerevoli benefici per la salute fisica e psichica di chi lo pratica ed è considerato uno strumento di cura complementare a quella medico-farmacologica.

Per saperne di più, abbiamo fatto alcune domande alla dottoressa Ponti.

Quale obiettivo si prefigge la lezione di yoga terapeutico?

“La lezione di yoga terapeutico non è una semplice seduta di rieducazione motoria, ma un lavoro completo che induce un rilassamento psico-fisico, agendo in modo sinergico sul corpo, sulla mente e sul respiro”, spiega l’esperta.

Come sarà organizzato il corso di yoga terapeutico in HMC di via Domodossola?

Il corso di yoga terapeutico, che si tiene tutti i martedì dalle 13.30 alle 14.30 e tutti i giovedì dalle 16.30 alle 17.30, può essere sviluppato in sedute individuali (che, all’occorrenza, prevedono una fascia oraria più ampia) o sedute di gruppo, alle quali possono partecipare quattro-cinque persone al massimo.

Viene offerto un pacchetto di 10 lezioni (al prezzo di nove), che si svolgono in palestra. A ogni persona, che deve portare solo il cambio dei vestiti, viene fornito un tappetino e gli strumenti necessari per l’esecuzione degli esercizi.

In che cosa si differenzia la lezione individuale da quella di gruppo?

“Nel corso della seduta individuale viene fatto un lavoro selettivo, calibrato sul paziente. Le sedute di gruppo, invece, possono prevedere un lavoro completo sul rachide e sul respiro, sia a scopo preventivo sia per il riequilibrio muscolare, oppure un lavoro mirato, specifico per un determinato problema (ad esempio, lombalgia, dorsalgia ecc.)”, chiarisce l’esperta.

Come si articolano le lezioni?

Le lezioni, che hanno la durata di un’ora ciascuna, comprendono un primo momento “di raccoglimento”, in cui si cerca di liberarsi da tutti i pensieri e le problematiche che interferiscono con il benessere psico-fisico. Segue la fase di riscaldamento, in cui si fa muovere tutto il corpo, concentrandosi soprattutto sulla schiena. Una sequenza di posizioni, fattibili da parte di tutti, permetterà di trattare quelle zone critiche di cui abbiamo parlato. Ci sarà poi una parte finale di rilassamento in cui ci si sdraia per far riposare il corpo.

“La respirazione è la componente più importante di questa pratica, perché accompagna il movimento e ne favorisce la presa di coscienza”, spiega la dottoressa.

Qual è la differenza tra yoga “classico” e yoga terapeutico?

“Lo yoga terapeutico applica la cultura dello yoga “classico” (corretta esecuzione dei movimenti, posizioni mantenute, tecniche di respirazione) al trattamento di patologie croniche muscolo-scheletriche, principalmente legate al rachide, o prodotte da situazioni di stress emotivo, per il miglioramento del benessere complessivo e della qualità della vita”, spiega la dottoressa.

E aggiunge: “Lo yoga terapeutico è mirato alla cura di lombalgie, dorsalgie, cifosi accentuata, problemi al collo, accorciamenti muscolari, respiro bloccato toracico ecc.”.

Oltre al trattamento delle cronicità, lo yoga terapeutico aiuta ad acquisire equilibrio e percezione di sé, fungendo quindi anche da strumento di prevenzione per i soggetti sani.

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