Logopedia per bambini: In cosa consiste?

Quando notiamo che il nostro bambino potrebbe avere difficoltà linguistiche o di apprendimento rispetto ai coetanei, ci chiediamo subito come poterlo aiutare e sostenere al meglio. 

È bene sapere che ogni bambino ha i propri tempi, tuttavia è bene monitorarne lo sviluppo linguistico e accademico, per cogliere precocemente alcuni segnali di allarme e, di conseguenza, intervenire precocemente.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Dana Dell’Ariccia, logopedista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Murat a Milano.

Perché mio figlio dovrebbe aver bisogno di un logopedista?

“Non sempre l’apprendimento del linguaggio è, per il bambino, un percorso semplice e senza ostacoli: in alcune occasioni possono manifestarsi difficoltà o ritardi che influiscono sulle capacità comunicative del piccolo”, spiega la dott.ssa Dell’Arriccia. 

“La logopedista aiuta i bambini nello sviluppo della comunicazione, del linguaggio e nei casi di difficoltà di apprendimento o di deglutizione” 

Quando dovrei portare mio figlio dal logopedista?

“L’apprendimento linguistico e accademico sono percorsi molto soggettivi, nonostante ciò sono caratterizzati da alcune tappe fisiologiche che tutti i bambini dovrebbero attraversare: la maggior parte dei bambini sviluppa appieno il linguaggio entro i tre/quattro anni, altri più tardivamente

Nel momento in cui ci rendiamo conto che nostro figlio potrebbe avere difficoltà è opportuno richiedere una consulenza logopedica anche solo per avere delle informazioni e aiuti in merito”.

In cosa consiste una valutazione logopedica?

“Dopo un primo colloquio iniziale svolto assieme ai genitori, il logopedista effettuerà un’indagine approfondita di valutazione delle competenze linguistiche del bambino.

Il lavoro del logopedista prevede una componente qualitativa (si osserva come il bambino affronta le attività, come gioca e come si relaziona con l’adulto) ed una componente quantitativa. Quest’ultima consiste nella somministrazione di test standardizzati che permettono di capire se le competenze del bambino sono in norma o meno rispetto all’età cronologica.

La valutazione del linguaggio e degli apprendimenti non sempre culmina con una presa in carico. A seconda dei risultati ottenuti, lo specialista consiglierà i genitori come meglio sostenere il proprio figlio, se intraprendere un percorso logopedico, o  se effettuare un periodo di monitoraggio”.

In cosa consiste un percorso logopedico?

“Sulla base del bilancio logopedico vengono  stabiliti gli obiettivi e le modalità di trattamento. La terapia, a seconda dei casi, può avere una frequenza mono o bisettimanale durante i quali il bambino effettua giochi, attività ed esercizi mirati al potenziamento linguistico, cognitivo, degli apprendimenti. 

Il logopedista, coinvolge i genitori condividendo con loro le strategie, i giochi e le attività da fare anche a domicilio in modo tale da facilitare l’acquisizione e la generalizzazione delle competenze stimolate durante la terapia. 

Nei casi di trattamento a distanza vengono utilizzati programmi e piattaforme online che permettono di seguire il trattamento in modo efficace senza perdere la continuità ed il rapporto bambino/specialista”, conclude la specialista.

Logopedia
Dr.ssa Dana Dell’Ariccia
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