Lombalgia, il mal di schiena che colpisce milioni di italiani

Mal di schiena: chi non ne ha mai sofferto? Lombalgia, dorsalgia o dorsolombalgia sono i dolori più diffusi tra i pazienti che si rivolgono ad un fisiatra.

Con il dottor Matteo Martignoni, specialista in Medicina fisica e riabilitazione in Humanitas Medical Care Lainate e Humanitas Medical Care Arese, abbiamo parlato della lombalgia, un dolore che colpisce la fascia della bassa schiena, a tutte le età e in tutte le stagioni.

Ne soffrono, in totale, circa 15 milioni di italiani.

La cause: lavori pesanti e posture scorrette sono le più diffuse

I fattori che scatenano mal di schiena nella zona lombare sono diversi: in primis, ci sono cause legate al lavoro, non solo quello ‘usurante’ ma anche quello che porta a tenere per molto tempo una postura sbagliata, ad esempio alla scrivania. 

Tra le cause di lombalgia anche le attività sportive e, soprattutto per i bambini e gli adolescenti, colpa degli zaini scolastici, troppo pesanti per il peso che dovrebbero invece sopportare. Per lo stesso motivo, anche il nostro peso e quindi il nostro corpo influisce su eventuali dolori alla schiena.

La visita e la diagnosi dello specialista

La visita si basa su “un’adeguata raccolta anamnestica, prestando particolare attenzione a quelle attività o errate posture che possono essere causa o concausa del palesarsi della patologia”, ha detto lo specialista. Successivamente viene effettuata la valutazione clinica prestando particolare attenzione all’atteggiamento posturale del paziente.

Soltanto in alcuni casi specifici e in base alle ipotesi, il medico chiederà al paziente di eseguire anche altri esami più approfonditi, come radiografie o tac.

La terapia

Per la cura del mal di schiena “abbiamo molte frecce al nostro arco”, spiega il dottor Martignogni, “che ci consentono di costumizzare e personalizzare i trattamenti in base alla genesi del problema: utilizziamo dalla terapia fisica alla fisioterapia alla ossigeno-ozonoterapia  in base a causa e alla sintomatologia, alle co-patologie del paziente”. 

Sport e attività fisica: utile o dannosa?

L’esercizio fisico, se adeguato e svolto correttamente, non solo può prevenire molte patologie, tra cui la lombalgia, ma può anche curare. In base al caso del paziente, il fisiatra può consigliare gli esercizi più adatti e il metodo migliore per rinforzare i muscoli che sostengono le zone cruciali della colonna.

“Gli sport aerobici e a corpo libero – ha chiarito lo specialista – sono in generale da preferirsi, così come le attività in acqua, perché la resistenza dell’acqua è un ottimo co-attore del benessere psicofisico di ognuno di noi”. Ovviamente, la costanza nell’esercizio fisico ripaga a lungo termine.

Al contrario una vita sedentaria, che porta a posture viziate sono spesso un attore protagonista nella genesi di questa patologia rendendola anche invalidante e cronicizzante.

I farmaci

Le terapie con farmaci servono soprattutto nella fase acuta per alleviare il dolore: “nella fase acuta di una rachialgia sono molto importanti e facilitano il lavoro d’equipe di fisiatra e fisioterapista per arrivare il più rapidamente possibile al benessere del paziente”, ha aggiunto Martignoni.

Molto spesso si utilizzano i cerotti medicali che “sono utili negli stati infiammatori di grado lieve – ha precisato però il medico -; attualmente hanno grande successo quelli che conducono calore e che hanno un buon effetto antalgico per quanto riguarda le cause su base contratturale”.

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