Mal di schiena? Ecco alcuni consigli utili

Lombalgia o dorsalgia sono sinonimi di ‘mal di schiena’ e identificano un dolore nella zona del dorso e dei lombi. Sebbene sia una problematica molto comune (il 75% degli adulti dichiara di aver avuto mal di schiena), non deve essere sottovalutata. 

Ne abbiamo parlato con Francesco Capobianco, fisioterapista presso il centro Humanitas Medical Care di Arese.

Quali sono le cause?

Il mal di schiena è molto comune in chi pratica lavori molto pesanti o tiene una postura scorretta. Anche gli atleti ne soffrono a causa di determinate discipline sportive praticate in modo scorretto o non idonee ad un determinato tipo di fisico. Nei bambini, invece, spesso è causata per colpa di zaini troppo pesanti.

Ci sono diversi tipi di mal di schiena?

 I principali sono due:

–   Quello tradizionale che colpisce la colonna vertebrale

–   Quello che interessa qualche terminazione nervosa (di solito il nervo sciatico) con un dolore che si protrae fino alla gamba

A chi può rivolgersi il paziente che soffre di mal di schiena?

“In caso di forte mal di schiena, sia a livello dorsale che lombare, la cosa migliore da fare sempre, è recarsi dal proprio medico. Le cause del mal di schiena sono davvero tante, solo chi conosce bene la nostra storia clinica può aiutarci davvero. Fate molta attenzione a non cadere nella trappola del web dove spesso si trovano informazioni non appropriate. Ergo evitate il fai-da-te”.

L’esercizio è utile o dannoso?

“Un rimedio, o meglio un metodo contro il mal di schiena è il movimento: un’attività fisica svolta con regolarità (non è dannosa ma anzi doverosa!). A questa va aggiunta una corretta postura nel quotidiano, sia in ambito lavorativo che durante il riposo. Infatti, sia l’una che l’altra, sono statisticamente le due principali attività che svolgiamo nel corso della nostra esistenza, coprendo con esse quasi i 2/3 delle nostre giornate”.

I farmaci possono aiutare?

“Nel caso di episodi acuti il medico può indicare il riposo funzionale e l’assunzione di farmaci analgesici e antinfiammatori (es. FANS) che aiuteranno a lenire la sintomatologia dolorosa”.

Le terapie

“L’intervento riabilitativo prevede un primo approccio finalizzato a ridurre il dolore con:

  • Terapie strumentali (come la TecarTerapia): per cercare di eliminare lo stato infiammatorio dei muscoli profondi e superficiali del rachide al fine di ridurre ed eliminare il dolore.
  • Massoterapia: può essere applicata in concomitanza con la TecarTerapia così da avere un maggior effetto decontratturante e rilassante per i tessuti.
  • Esercizi e ginnastica posturale: utilissimi per ristabilire un buon equilibrio tra le tensioni fasciali e consentire un ottimo scarico del tratto dorsale, determinando una buona decompressione delle vertebre e dei rispettivi dischi e l’eliminazione del dolore.

Una volta migliorata la sintomatologia è importante proseguire la terapia con un programma di esercizi mirati da eseguire presso la vostra abitazione.

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