Nei pazienti affetti da artrosi all’anca, la qualità della vita quotidiana è notevolmente compromessa: le azioni più semplici e banali diventano difficili e dolorose.
L’artrosi rappresenta la ragione principale del ricorso all’intervento di sostituzione protesica dell’articolazione danneggiata.
Ne abbiamo parlato con il Dott. Damiano Ricci, Aiuto dell’Unità Operativa di Ortopedia dell’Anca e Protesica dell’Istituto Clinico Humanitas e ortopedico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Premuda a Milano.
Effetti dell’artrosi sull’anca
L’artrosi all’anca provoca l’usura della cartilagine e dell’osso sottostante, determinando una progressiva perdita di autonomia. Inizialmente, il dolore si manifesta solo durante alcuni movimenti o dopo lunghe camminate, ma con il tempo anche le attività più comuni diventano dolorose e faticose, come salire le scale, accovacciarsi, allacciarsi le scarpe ecc.
Intervento di protesi totale all’anca
L’intervento di protesi totale dell’anca consiste nella sostituzione completa dell’articolazione con una protesi in metallo. Grazie ai progressi nei materiali e nelle tecniche operatorie, l’intervento è eseguibile nella maggior parte dei casi. Tuttavia, è essenziale valutare l’idoneità di ogni paziente.
Gli aspetti da considerare prima dell’intervento sono:
- la storia clinica del paziente, la presenza e la gravità di patologie sistemiche;
- i fattori di rischio pregressi o potenziali connessi all’intervento specifico;
- la possibilità di eseguire una corretta ed efficace riabilitazione;
- eventuali allergie a farmaci, metalli e anestetici;
- le aspettative e le richieste del paziente.
Inoltre, è importante determinare se i danni all’anca causati dall’artrosi sono progressivi, in modo da intervenire nei tempi opportuni per ripristinare la funzione articolare.
Benefici della protesi all’anca
Nel 99% dei casi, l’intervento chirurgico offre buoni risultati, permettendo il ritorno a una vita normale. La protesi, solitamente in lega di titanio, può durare molti anni, consentendo un maggiore movimento, riducendo il dolore e aumentando la forza dell’arto. Anche i pazienti più anziani beneficiano di questi miglioramenti. Per i più giovani, è possibile riprendere l’attività sportiva a basso impatto, ma è fondamentale preservare la funzionalità articolare raggiunta con la riabilitazione ed evitare sovraccarichi continui.
Interventi mininvasivi e conservativi
Esistono anche interventi mininvasivi e conservativi che permettono l’impianto di una protesi tradizionale riducendo al minimo il trauma chirurgico. Questo approccio comporta una durata del ricovero inferiore i tempi di recupero più rapidi.
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