Occhiali, devo tenerli tutta la vita?

C’è chi ha dovuto mettere gli occhiali fin da bambino, chi da ragazzo e chi da adulto. Ad alcuni persino piacciono ma per altri rappresentano un vero problema. Tuttavia non bisogna rassegnarsi all’idea di doverli portare tutta la vita e neppure che l’unica soluzione sia quella di mettere le lenti a contatto. Oggi, grazie alla chirurgia refrattiva, è possibile eliminarli e tornare a vedere bene con i propri occhi.

Ce ne parla il dott. Claudio Lucchini, oculista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Lainate.

Che cos’è la chirurgia refrattiva?

La chirurgia refrattiva è una tecnica chirurgica che utilizza il laser per intervenire sulla cornea correggendo i difetti refrattivi della vista (miopia, ipermetropia o astigmatismo) e consentendo al paziente di eliminare completamente l’uso di occhiali o di lenti a contatto.

La scelta della procedura avviene dopo una visita oculistica che comprende uno studio approfondito del difetto visivo (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e dell’occhio, una valutazione generale del paziente, una considerazione delle sue abitudini di vita e delle aspettative e la prescrizione di eventuale esami di approfondimento, per stabilire quale o quali tecniche si posso utilizzare per un determinato paziente.Oltre ad una visita ortottica, saranno necessari la topografia corneale, la pachimetria e la valutazione della lacrimazione.

Esistono infatti diverse tecniche che consentono di correggere la miopia, l’ipermetropia e l’astigmatismo raggiungendo altissimi livelli di sicurezza e precisione.

Quali sono le tecniche di chirurgia refrattiva?  

Le principali tecniche di chirurgia refrattiva sono:

  • Relex Smile: è la più recente e innovativa ed è concettualmente rivoluzionaria perché utilizza un solo laser, e consente di correggere la miopia e l’astigmatismo.

Tramite un laser a Femtosecondi di ultima generazione, si corregge il difetto visivo, separando un disco di tessuto all’interno della cornea che viene asportato tramite una piccola incisione superficiale senza bisogno di abbinare il laser ad Eccimeri che invece viene utilizzato per modellare la cornea e correggere il difetto visivo nella PRK e nella LASIK.

L’intervento è indolore,vengono tuttavia utilizzate gocce di collirio anestetico, della durata di pochi minuti.

Dopo l’operazione il paziente non avverte nessun dolore e ha un recupero visivo molto rapido: la vista è molto buona già dal giorno dopo e stabile dopo pochi giorni.

  • Femtolasik: consente di correggere miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia.

Un laser a femtosecondi divide una sottilissima lamella di cornea che viene sollevata per effettuare poi con il laser ad Eccimeri il trattamento del difetto visivo negli strati più profondi della cornea.

L’intervento dura pochi minuti ed è indolore (come nel primo caso vengono comunque utilizzate gocce di collirio anestetico). 

Nel post-operazione il paziente non avverte nessun dolore e ha un recupero visivo molto rapido: la vista è molto buona già dal giorno dopo e stabile dopo pochi giorni.

  • PRK: corregge: miopia, ipermetropia e astigmatismo.

Dopo l’asportazione dell’epitelio, la parte più superficiale della cornea, il laser ad Eccimeri rimuove vaporizzando sottili strati superficiali di cornea rimodellandone la forma per la correzione del difetto refrattivo.

Ha una durata di circa un paio di minuti per occhio, vengono somministrate gocce di collirio anestetico che rendono la procedura indolore. Dopo l’operazione il paziente dovrà portare una lente a contatto terapeutica per 5 giorni, il recupero visivo completo è previsto dopo 10 – 30 giorni, dolore o fastidio nelle prime 48 ore è normale e controllabile con colliri e antidolorifici da assumere per bocca.

Per chi è indicata?

La prima considerazione da fare è che la vita del paziente migliora notevolmente, non sarà più dipendente da occhiali e da lenti a contatto condizione particolarmente apprezzata in soggetti che praticano sport o sono diventati intolleranti alle lenti a contatto.

Quale tecnica consigliare?

Non esiste una tecnica migliore di un’altra: la scelta va fatta in base alle caratteristiche dell’occhio, al tipo di difetto da correggere e alle abitudini di vita della persona. In base a queste considerazioni il chirurgo decide il tipo d’intervento da eseguire.

In ogni caso sono interventi rapidi e non richiedono degenza, il paziente alla fine dell’operazione rientra subito a casa e verrà controllato nei giorni seguenti, consiglio sempre una settimana di riposo.

Queste tecniche sono definitive? 

Assolutamente si, la correzione è permanente e le donne possono tranquillamente avere più gravidanze senza peggioramenti visivi significativi. 

Cosa succede se il problema si ripresenta? 

È un evento molto raro. Tuttavia, spesso è possibile fare un ritocco con il laser per riportare la visione alla migliore condizione.

Chi può sottoporsi a questi interventi?  

Pazienti con stabilità refrattiva da almeno un anno, in buona salute e con età compresa tra i 18 e 50 anni.

Oftalmologia
Dr. Claudio Ernesto Lucchini
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