Onde d’urto: per quali patologie sono indicate?

La terapia con le onde d’urto è una metodica non invasiva molto utilizzata, poiché possiede un’azione antalgica davvero efficace (che dipende anche dalla validità dell’apparecchiatura utilizzata e dalla preparazione ed esperienza dell’operatore), consentendo di ridurre l’uso dei farmaci antinfiammatori e antidolorifici; essa ha una vasta applicazione, è ben tollerata e non presenta controindicazioni di rilievo.

Le onde d’urto sono indicate per patologie, sia in fase acuta sia cronica, prevalentemente legate ai tendini (tendinopatie) e alle ossa, e, spesso, evitano il ricorso ai trattamenti chirurgici.  

Ne abbiamo parlato con un’esperta, la dottoressa Sara Leotta, fisiatra in Humanitas Medical Care Busto Arsizio e in Humanitas Mater Domini Castellanza.

In che cosa consiste la terapia con le onde d’urto e per quali patologie è indicata?

La terapia con le onde d’urto (onde acustiche a elevata intensità, prodotte da appositi generatori e in grado di propagarsi rapidamente nei tessuti) è una metodica non invasiva molto efficace, che viene utilizzata per la cura di molte malattie dell’apparato muscolo-scheletrico:

  • patologie infiammatorie e degenerative dei tendini (in particolare a carico della cuffia dei rotatori a livello della spalla);
  • epicondilite (il cosiddetto “gomito del tennista”);
  • fascite plantare;
  • patologie del tendine rotuleo e del tendine d’Achille;
  • microcalcificazioni ecc.

“In alcuni casi specifici – afferma la dottoressa – il trattamento con le onde d’urto può rappresentare un’alternativa all’intervento chirurgico o una soluzione per la cura dei postumi di un trauma”.

Quali sono gli effetti diretti e indiretti della terapia?

“Le onde d’urto hanno un effetto antinfiammatorio, antidolorifico, anti-edema (cioè per contrastare il gonfiore) e un’azione di rigenerazione cutanea”, risponde l’esperta.

Il trattamento con le onde d’urto è doloroso?

Se la terapia viene eseguita correttamente e con apparecchiature idonee, “le onde d’urto sono assolutamente ben tollerate e non invasive, soprattutto quando riguarda patologie dei tessuti molli (tendini e legamenti)”, riferisce la specialista.

Quante sedute sono necessarie?

La terapia prevede cicli di 3 sedute, ripetibili al massimo altre due volte.

La durata di ogni seduta è generalmente di 10-15 minuti.

Dopo quanto tempo si vedono i risultati?

In genere, il risultato della terapia con le onde d’urto non è immediato: “i benefici iniziano a manifestarsi dopo circa 20-30 giorni dalla fine del trattamento stesso”, informa la dottoressa.

Va comunque precisato che le onde d’urto non sostituiscono in tutti i casi la terapia chirurgica.

Si possono manifestare degli effetti collaterali a seguito della terapia?

In generale, il trattamento con onde d’urto è una metodica sicura e non invasiva.

“Eventuali effetti collaterali possono essere la formazione di piccoli ematomi, superficiali e di breve durata, e l’accentuazione della sintomatologia dolorosa dopo il trattamento, evento che non deve essere interpretato negativamente, ma come una possibile risposta positiva alla stimolazione meccanica sui tessuti”, spiega la specialista.

Il trattamento con le onde d’urto ha delle controindicazioni?

“Esistono delle situazioni per le quali è sconsigliato l’utilizzo di tale trattamento: principalmente, la presenza di  patologie tumorali; paziente portatore di pacemaker o di altri tipi di elettrostimolatori; paziente con malattie o alterazioni della coagulazione del sangue; gravidanza”, conclude la dottoressa Leotta.

Medicina Fisica e Riabilitazione
Dott.ssa Sara Leotta
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