Il pavimento pelvico: un alleato sconosciuto

Recentemente definito da alcuni come “Il muscolo della felicità” e come “Il muscolo più sconosciuto”, il pavimento pelvico rappresenta uno dei principali pilastri per la salute e il benessere di ogni donna. Scopriamo la sua importanza con le ostetriche di Humanitas Medical Care Sara Bianchi e Nicole Moroni.

Che cos’è il pavimento pelvico?

“Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e legamenti che chiudono la parte inferiore della cavità addominale. La sua funzione è quella di mantenere gli organi pelvici (vescica, uretra, utero, vagina e retto) nella posizione corretta. La parte più esterna è chiamata perineo ed è sostanzialmente la parte che poggia sul sellino della bicicletta, per intenderci” – spiega Sara Bianchi.

Il pavimento pelvico: un amico ad ogni età

La cura del pavimento pelvico deve partire dall’età fertile perché non dimentichiamo che sono i muscoli protagonisti del piacere sessuale. Allenarli significa migliorare la tonicità e quindi la contrazione orgasmica, un piacere in più per le donne ma anche per i loro partner.

In gravidanza, a causa dei timori del parto, ci possono essere casi di ipertono del pavimento pelvico, ovvero un iper contrattura della muscolatura che potrebbe dare dolore e lacerazione durante il parto; è quindi utile preparare il proprio perineo alcune settimane prima della data presunta del parto così da renderlo più morbido ed elastico.

Nel post partum invece potrebbero esserci dei piccoli problemi di incontinenza dovuti allo stiramento dei tessuti o ad eventuali traumi a carico dei muscoli del pavimento pelvico oppure ci potrebbe essere un’episiotomia dolorante.

In menopausa o anche in età fertile si potrebbero presentare dei problemi di incontinenza urinaria o prolassi causati di un’ipotonia di questi muscoli perché poco allenati o atrofici a causa dell’età.

Riscoprirlo e valorizzarlo è oggi un obiettivo possibile, che ha spinto le due ostetriche a promuovere un ambulatorio dedicato alla ginnastica pelvica.

Un ambulatorio per riscoprire e valorizzare il pavimento pelvico

“L’obiettivo principale – afferma l’ostetrica Moroni – è quello di portare la donna a conoscere, rinforzare e prendere coscienza del proprio perineo in tutte le fasi della vita (età fertile, gravidanza, post partum e menopausa) per ridurre eventuali rischi, che possono essere l’incontinenza urinaria, la vulvodinia e le vestibuliti, i prolassi, l’episiotomia e le lacerazioni al parto”.

La tutela del perineo deriva soprattutto dalla capacità di ogni donna di riconoscerlo e attivarlo in modo automatico durante le attività quotidiane come il sollevamento della borsa della spesa, un colpo di tosse, uno starnuto o gli addominali fatti in palestra sono tutti gesti che aumentano la pressione interna addominale e sollecitano questa parte del corpo che deve essere pronta ad agire come sostegno.

L’ambulatorio, attivo anche presso Humanitas Mater Domini (Castellanza) e il Poliambulatorio di Lainate, è gestito dalle ostetriche di Humanitas Medical Care: Sara Bianchi e Nicole Moroni, specializzate nella riabilitazione pelvi-perineale. Durante le singole sedute della durata di 45’ circa, viene valutata la forza e la resistenza dei muscoli pelvici con esercizi mirati.

“Le tecniche che utilizzeremo saranno la chinesiterapia e la tens”, chiarisce l’ostetrica Bianchi. “La chinesiterapia consiste nell’esecuzione di alcuni semplici esercizi di contrazione e rilassamento dei muscoli del pavimento pelvico, in grado di favorire la presa di coscienza e il rafforzamento di tutto il sistema di sostegno degli organi pelvici. Lavoreremo inoltre su diverse tecniche di respirazione e visualizzazione fino ad arrivare ad utilizzare il nostro perineo nella quotidianità.”

Gli esercizi insegnati dovranno essere ripetuti a casa come allenamento quotidiano per permettere di vedere dei miglioramenti settimana dopo settimana. È importante, quindi, la costanza e l’impegno che ci mette ogni donna per arrivare al suo obiettivo.

“L’elettrostimolazione è invece indicata nei casi in cui i muscoli perineali non riescono ad essere contratti volontariamente ed in modo adeguato o nei casi di vulvodinia e dolore pelvico cronico per dare sollievo e aiutare nel rilassamento muscolare. Una tecnica passiva, quindi, fondata sull’utilizzo di appositi elettrodi e relativi impulsi elettrici – assolutamente indolore” – aggiunge Nicole Moroni.

Molte donne pensano che sia normale perdere urina dopo una certa età o avere dolori durante i rapporti sessuali, ma non è affatto così; se si ha o si pensa di avere uno dei sintomi citati dalle specialiste, il consiglio è di parlarne con un ginecologo o un’ostetrica ed intraprendere il prima possibile un percorso di ginnastica pelvica.

 

 

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