In dermatologia esistono diversi tipi di laser, ognuno progettato per rispondere a specifiche esigenze della pelle. La distinzione principale riguarda la lunghezza d’onda e la modalità di emissione dell’energia, elementi che determinano il bersaglio del trattamento (che può essere la melanina, l’emoglobina, l’acqua contenuta nei tessuti) e quindi l’indicazione clinica.
Tra questi, il laser Co2 è particolarmente indicato per il trattamento delle cicatrici più resistenti, incluse quelle da acne.
In ogni caso, la scelta del tipo di laser, la durata del trattamento e il numero di sedute dipendono da molti fattori, valutati dallo specialista dermatologo durante la visita preliminare. In alcuni casi, si può ricorrere alla combinazione di più laser.
Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Marina Fantato, dermatologa presso Humanitas Mater Domini e Humanitas Medical Care Arese.
Laser Co2: cos’è e quali sono i benefici
Il laser Co2 ablativo frazionato è una tecnologia che emette impulsi di luce in micro colonne (spot), capaci di superare il tessuto fibroso e di penetrare in profondità nel derma. Il suo obiettivo non è solo quello di “levigare”, ma soprattutto di stimolare la naturale capacità rigenerativa della pelle. Il calore del laser attiva infatti la produzione di collagene, elastina e nuove fibre cutanee, favorendo un processo di autoriparazione che continua nei mesi successivi al trattamento.
Si parla di laser “frazionato” perché l’energia viene distribuita in modo non uniforme, colpendo solo una parte della superficie cutanea e lasciando intatte le aree circostanti: in questo modo si accelera il recupero e si riduce il rischio di effetti collaterali.
I benefici principali del laser Co2 ablativo frazionato riguardano:
- la riduzione della profondità delle cicatrici;
- il miglioramento della texture della pelle;
- la stimolazione della produzione di collagene;
- la rigenerazione del tessuto cutaneo;
- l’aspetto della pelle, che appare più compatta, levigata e uniforme.
Gli effetti non sono immediati ma si sviluppano man mano che il derma produce nuovo collagene. Proprio per questo, i risultati si mantengono a lungo nel tempo.
Il laser contro cicatrici e acne
Il laser Co2 è indicato per il trattamento delle cicatrici di vecchia data, ipertrofiche (ispessite), post-chirurgiche, post-traumatiche o legate al parto cesareo.
Trova largo impiego anche nelle cicatrici da acne, purché l’acne sia ormai in fase inattiva. L’acne è una malattia infiammatoria cronica del follicolo pilo-sebaceo, molto comune durante l’adolescenza, ma può colpire anche in età adulta.
Il processo infiammatorio interessa le ghiandole sebacee e può coinvolgere la pelle a diversi livelli. Nelle forme superficiali si manifestano comedoni, microcisti, papule e pustole. Quando invece il coinvolgimento è profondo, si formano noduli e cisti purulente: sono queste le lesioni che aumentano il rischio della comparsa di cicatrici permanenti. Bisogna quindi intervenire precocemente con una terapia medica mirata, affiancata da un’analisi dello stile di vita e di eventuali intolleranze alimentari. Se l’acne, con il giusto trattamento, può guarire, lo stesso non vale per le cicatrici. In questi casi, è necessario ricorrere a trattamenti strumentali avanzati, come la tecnologia laser.
Il laser Co2 è efficace anche nel migliorare l’aspetto di cheloidi (cicatrici spesse e visibili che si formano quando la pelle, dopo una ferita, guarisce in modo anomalo), e può essere utilizzato su diverse zone del corpo, compreso il viso.
Come si svolge il trattamento con laser Co2?
Durante la seduta, il manipolo del laser emette micro-colonne di energia termica che penetrano in profondità nel derma, lasciando intatte le aree di tessuto circostante. Durata e numero di sedute necessarie dipenderanno dall’estensione della zona trattata.
Il trattamento è generalmente ben tollerato. Dopo la procedura, è fondamentale seguire le indicazioni mediche per la cura domiciliare: in genere, per alcuni giorni sono necessarie creme lenitive o antibiotiche, ed è assolutamente sconsigliata l’esposizione solare diretta per almeno un mese. È poi indispensabile l’uso di una protezione solare 50+ per prevenire l’insorgenza di macchie.
Per chi si sottopone al trattamento sul viso, è meglio evitare il trucco nei primi due giorni; dopodiché, si possono utilizzare cosmetici dermocompatibili consigliati dallo specialista.
Quando il laser Co2 non è indicato?
Il trattamento non va effettuato:
- in gravidanza o allattamento;
- su pelle abbronzata o destinata a essere esposta al sole a breve termine;
- se si assumono farmaci fotosensibilizzanti (per esempio alcuni antibiotici, come le tetracicline, i retinoidi);
- in presenza di acne attiva, che deve prima essere trattata e stabilizzata.