Prick test e falsi miti

Esiste una stagione in cui è preferibile effettuarlo?

Il prick test (o test epicutaneo a lettura immediata) è l’indagine di base per diagnosticare le allergie respiratorie ed alimentari.

Capita spesso che, ai pazienti con sintomi respiratori di possibile causa allergica (rinite, congiuntivite ed asma) ancora mai indagati, sia erroneamente consigliato di attendere che termini la stagione in cui i sintomi sono iniziati o di aspettare la fine del periodo di pollinazione prima di eseguire il prick test.

Ciò è falso. Infatti il prick test è effettuabile in qualsiasi periodo dall’anno, anche in corso di sintomatologia respiratoria, anzi la sua esecuzione deve essere consigliata, nel sospetto di allergie respiratorie, quanto prima possibile per poter intraprendere la strategia terapeutica adeguata per ogni singolo caso.

 

A partire da che età può essere eseguito?

Altro mito da sfatare è che il prick test non possa essere eseguito nel bambino al di sotto dei 3-4 anni. Falso, il test è invece da consigliare quanto più presto possibile dall’esordio dei sintomi di rinite/congiuntivite anche nei pazienti più piccoli. Sarà poi compito dello specialista allergologo, durante l’esecuzione del test stesso, valutarne l’attendibilità nel singolo paziente (tramite l’adeguata reazione cutanea all’istamina che è la sostanza sempre utilizzata allo scopo di controllo).

Sono infatti molto pochi i casi in cui il test cutaneo deve essere differito di qualche tempo perché inattendibile e, in tali circostanze, lo specialista può decidere ad esempio di effettuare un altro tipo di test allergologico mediante prelievo di sangue (ricerca delle IgE specifiche).

In tal modo si possono evitare ritardi nella corretta diagnosi ed anticipare eventuali interventi ambientali e terapeutici per migliorare la salute del piccolo.

 

Dott.ssa Donatella Lamacchia, Allergologia e Immunologia clinica in Humanitas Medical Care Milano, via Domodossola e  Humanitas Medical Care Fiordaliso.

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