Prick test, quando la pelle ‘parla’ per noi. L’esame per riconoscere le allergie

Il prick test è un esame diagnostico che serve ad individuare le cause e i fattori scatenanti di un’allergia respiratoria o alimentare. E’ uno degli esami più diffusi e veloci per poter diagnosticare disturbi respiratori. Ne ha parlato l’allergologo di Humanitas Medical Care Varese, dott. Giuseppe Cataldo.

Come si esegue il test

Il test viene effettuato da uno specialista, in ambulatorio: “pungiamo leggermente la cute dell’avambraccio con un’apposita lancetta (piccolo ago, ndr) monouso per prick test dopo avere applicato una goccia di una sostanza contenente l’allergene – ha spiegato il dottor Cataldo -. Quando il test è positivo, nel giro di pochi minuti compare un piccolo rigonfiamento pruriginoso (simile a una puntura di zanzara), nel punto in cui è stato applicata la sostanza”.

Gli ‘estratti allergenici’ per eseguire il prick test sono conservati in flaconcini, ciascuno dei quali contiene una soluzione con un singolo allergene o un mix di allergeni simili.

E’ un test rapido e indolore, che causa negli allergici solo un po’ di prurito nel punto pizzicato; può essere fatto a qualunque età e in qualsiasi periodo dell’anno. Chi segue già una terapia con farmaci antistaminici dovrà sospenderla almeno una settimana prima del test, affinché l’esame risulti attendibile.

Per chi è indicato il Prick Test?

Per quanto riguarda i sintomi respiratori, il prick test è indicato per coloro che soffrono di oculorinite o asma, sia nelle forme stagionali che in quelle perenni, qualora si sospetti una causa allergica o la si voglia escludere. L’attendibilità del test in questi casi è molto elevata.

Per quanto riguarda l’allergia alimentare, il prick test è indicato se si sospetta un’allergia da alimenti, che può manifestarsi con prurito al cavo orale, orticaria, angioedema, asma, oculorinite, sintomi gastrointestinali, edema della glottide, anafilassi. Il test costituisce l’esame iniziale per la diagnosi di un’allergia alimentare.

Preparazione al test e risultati

Per poter effettuare il test, oltre alla sospensione della terapia antistaminica, che lo renderebbe inefficace, è necessario che la cute sia libera da lesioni, orticaria o tatuaggi.

I risultati del test si hanno dopo 20 minuti circa dall’esecuzione. 

“E importante comunque tenere presente che un test positivo non sempre significa allergia, ogni positività va contestualizzata paziente per paziente”, ha concluso il dottor Cataldo.

 

Allergologia e Immunologia Clinica
Dott. Giuseppe Cataldo
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