Protesi all’anca, tornerò a camminare come prima?

L’intervento di protesi totale d’anca consiste nella sostituzione completa dell’articolazione utilizzando delle protesi in metallo (generalmente in lega di titanio).

Si tratta di un tipo di intervento che sebbene in passato veniva consigliato il più tardi possibile, oggi viene eseguito anche ai pazienti più giovani, permettendogli non solo di tornare a camminare come prima ma a farlo meglio di prima, senza rinunciare nemmeno allo sport.

Ce ne parla il dott. Stefano Riboldi, ortopedico e traumatologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.

Quando è necessario un intervento di protesi all’anca?

L’intervento chirurgico non è una necessità ma una possibilità che il paziente ha per riacquistare capacità di movimento senza dolore. Non è un intervento salva vita, ma un intervento che serve a migliorare o recuperare una qualità di vita corretta per gli standard del paziente. La necessità arriva quando il dolore e la limitazione funzionale, per il paziente, non sono più tollerabili.

La scelta la fà il paziente, non il chirurgo. Noi valutiamo, spieghiamo i pro e i contro dell’intervento ma l’ultima parola va sempre al paziente. 

Sulla bilancia costi benefici bisogna tener conto anche delle possibili complicanze.

Quali materiali vengono utilizzati per l’intervento di protesi all’anca?

Esistono varie gamme di profili di impianti sia femorali che acetabolari. Ad oggi, con una corretta pianificazione (durante il prericovero, il paziente esegue esami specifici con un repere di note dimensioni che attraverso un software permette di identificare le misure esatte dell’osso, suggerendo quale impianto e quali misure sono più adatte per riprodurre il risultato più corretto a livello anatomico), è possibile scegliere quale\i modelli si adattano di più all’anatomia del paziente, anche per rispettare le leve geometriche muscolari che poi permettono il corretto funzionamento dell’impianto. 

Per Repere si intende una sfera metallica che si pone a livello dell’articolazione da operare di una misura nota che ci serve per definire le misure degli elementi protesici.

I materiali che si accoppiano alla parte ossea nel femore e nel bacino sono in lega di titanio, mentre l’accoppiamento dei materiali che permette lo scivolamento degli elementi protesici sono, ad oggi, per di più di ceramica polietilene o ceramica ceramica, anche qui la scelta è dettata dal peso, dall’età e dalla conformazione anatomica del paziente (il coefficiente di attrito e consumo è diverso, così come la resistenza). 

Per ceramica ceramica di intende che la testa femorale e la parte interna della coppa che si posiziona sul bacino sono dello stesso materiale. Il loro accoppiamento va bene per i pazienti giovani e magri ma ha il rischio in alcuni soggetti di produrre un suono simile al “cigolio” che può essere molto fastidioso.

La ceramica si consuma meno e produce meno detriti ma allo stesso tempo è più fragile; per questo potrebbe essere utilizzata in pazienti con basso peso o che fanno attività fisiche meno impattanti. Le teste in metallo sono le più resistenti ma nel tempo consumano di più il polietilene, producendo più detriti che possono arrivare a scollare gli elementi protesici.

Chi può sottoporsi ad un intervento di protesi all’anca?

Chiunque presenti una coxartrosi sintomatica. Generalmente l’età media è intorno ai 70 anni. Solitamente, chi decide di sottoporsi presto all’intervento è spesso legato a deformazioni della nascita, traumatismi della strada o a malattie metaboliche/reumatiche, come l’artrite reumatoide, etc. 

Quanto tempo serve per camminare dopo una protesi all’anca?

Dopo 36 ore dall’intervento ci si alza con 2 bastoni in carico per quanto tollerato, e si inizia la fisioterapia che perdura 30-45 gg sulla scorta dei risultati che il paziente ottiene di giorno in giorno. Per stare bene e abbandonare i bastoni passano al massimo 2 mesi.

Quanto tempo ci vuole per guarire da un intervento di protesi d’anca?

La guarigione inizia dal giorno successivo all’intervento, per dimenticarsi di avere in anca “nuova” passano per lo più 4-6 mesi.

Come si vive con una protesi all’anca?

Normalmente. Si riprende una vita assolutamente normale senza alcuna limitazione a livello funzionale. Unico accorgimento è evitare traumi importanti ripetuti: si può fare tutto ma con attenzione.

Che si può fare quando si ha una protesi all’anca?

Con la protesi si può camminare, fare trekking in montagna, andare in bici, nuotare, fare una corsetta leggera e, con attenzione, andare sugli sci. Sono da evitare sport di contatto violenti come calcio, pallacanestro e pallavolo, perché anche la protesi ha un livello di tolleranza come l’osso su cui viene impiantata. Bisogna che si rispettino a vicenda.

Ortopedia e Traumatologia
Dottor Stefano Riboldi
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Visita ortopedica dell’anca

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