Secondo la rivista Science, i farmaci contro il diabete usati dalle star per dimagrire, sono la scoperta scientifica del 2023.
Eppure, negli ultimi tempi si è parlato molto di questi medicinali con non poche preoccupazioni. L’agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), per prima, ha lanciato l’allarme, poiché questi farmaci, importanti per chi soffre davvero di diabete, diventano sempre più difficili da trovare. Quali sono i rischi per chi soffre di diabete e quali le indicazioni per chi vuole testarlo?
Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Ieva Gailyte Grassano, endocrinologa e diabetologa presso gli ambulatori Humanitas Medical Care di Lainate e Arese.
Quali sono i farmaci per il diabete utilizzati per dimagrire?
Sono gli agonisti del peptide 1 (GLP-1ra), composti simili agli ormoni (naturalmente presenti nel nostro organismo), sviluppati originariamente per il trattamento del diabete di tipo 2 (forma associata a insulino-resistenza, sovrappeso, ipertensione e familiarità, che tende a comparire prevalentemente in età avanzata), che inducono una significativa perdita di peso, con effetti collaterali per lo più gestibili. È stato infatti dimostrato che la semaglutide, il farmaco più famoso in questo momento, riduce la fame e rallenta lo svuotamento dello stomaco, aumentando il senso di sazietà.
Come funziona la semaglutide?
La semaglutide imita il comportamento del GLP-1, un ormone prodotto dall’intestino che ha il compito di stimolare la produzione di insulina e inibire quella di glucagone (un ormone che fa aumentare il livello di zuccheri nel sangue quando la glicemia è bassa), aiutando ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Gli effetti della semaglutide sono inoltre significativi dal punto di vista del controllo della fame e della sazietà, riducendo l’appetito e favorendo la perdita di peso, in quanto gli ormoni che questi farmaci mimano fanno parte di questi complessi sistemi di controllo. Il calo ponderale ricordiamo essere inoltre un elemento chiave nel buon andamento del diabete mellito in un paziente sovrappeso e obeso e pertanto questi farmaci migliorano la glicemia anche indirettamente, attraverso la riduzione del peso.
Come viene assunto questo farmaco?
La semaglutide è al momento attuale disponibile in Italia in due formulazioni, entrambi destinate al solo uso per i pazienti con diabete mellito tipo 2: la semaglutide iniettiva sottocute che si somministra settimanalmente ai dosaggi di 0,25-0,5-1 mg/settimana e la semaglutide orale che si somministra quotidianamente ai dosaggi di 3-7-14 mg/die.
È vero che ci sono pochi effetti collaterali?
Gli effetti collaterali sono legati perlopiù all’azione del farmaco stesso e sono nausea, vomito e diarrea che possono essere frequenti in un’ampia fetta di pazienti, in particolare alle prime somministrazioni. Effetti collaterali più rari comprendono segnalazioni di episodi di pancreatite, perlopiù su base litiasica, sebbene molto infrequenti.
Cosa dovrebbe fare chi vuole perdere peso?
Gli step fondamentali per un calo ponderale sono dieta ipocalcorica, meglio ancora se seguiti da nutrizionista o dietologo per avere un regime dietetico specifico per le proprie esigenze, e attività fisica regolare, almeno 150 minuti a settimana secondo le linee guida.
Al momento attuale non è disponibile in Italia la formulazione di semaglutide destinata al sovrappeso/obesità, mentre da un punto di vista farmacologico come possibile add-on è disponibile una molecola simile, sebbene meno potente, che è la liraglutide, con somministrazione iniettiva sottocute quotidiana (nome commerciale: Saxenda).
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