Cosa mangiare quando fa freddo?

Con l’arrivo dell’inverno e il calo delle temperature, è fondamentale rivedere la propria alimentazione per garantire un adeguato apporto nutritivo e mantenere il calore corporeo senza accumulare grassi e colesterolo. Ma esiste davvero una dieta “anti-freddo”? Lo abbiamo chiesto agli specialisti di Humanitas Medical Care.

Gli effetti del freddo sul corpo

Quando le temperature scendono, il corpo perde calore più rapidamente di quanto ne produca. Una continua esposizione al freddo può portare a perdita di energia immagazzinata, ipotermia, irritazioni cutanee e geloni.

Adattare la dieta per difendere l’organismo

Non è necessario stravolgere l’alimentazione, né mangiare di più per riscaldarsi. È importante seguire una dieta equilibrata, privilegiando il consumo di prodotti freschi stagionali. Mangiare alimenti nel momento giusto assicura una produzione di calore adeguata, stimolando le corrette vie del metabolismo.

La dieta invernale ideale

Alcuni alimenti sono consigliati tutto l’anno (e quindi anche d’inverno), come i derivati del grano, i piselli, il mais, i funghi, le patate, le uova. In inverno, invece, è particolarmente indicato consumare agnello, lenticchie e zenzero (come il pepe, è un vasodilatatore e aiuta a produrre calore).

A questi alimenti si aggiungono agrumi, per il loro apporto di vitamina C, verdure crucifere come spinaci e broccoli e i cereali integrali. Brodo, zuppe e minestre stagionali sono ideali, poiché equilibrate nell’apporto di nutrienti e utili a mantenere il corpo caldo, stimolando le corrette vie del metabolismo.

Idratazione in inverno

Nonostante la sete non sia forte come in estate, è importante idratarsi anche in inverno. Tè e tisane possono sostituire l’acqua, fornendo liquidi a una temperatura che favorisce il riscaldamento del corpo. Ingredienti come lo zenzero possono massimizzare i benefici.

L’impatto degli alcolici sul calore corporeo

L’alcol non è indicato contro il freddo. Sebbene sia un vasodilatatore, il suo effetto è effimero e può causare squilibri nel metabolismo degli zuccheri, portando ad un’eccessiva dispersione di calore.

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