Quali sono gli esami da fare per chi cerca una gravidanza?

Pianificare una gravidanza permette alla futura mamma di prepararsi al meglio all’arrivo del bebè. Una corretta alimentazione, un buon stile di vita, l’assenza di fumo, alcol e una buona attività fisica, sono certamente i primi passi da compiere per intraprendere la strada giusta, ma non bastano. Prima di cercare una gravidanza è importante verificare anche il proprio stato di salute e identificare possibili fattori di rischio, tramite visite ed esami necessari per la salute della mamma e del futuro bambino.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Concetta Leggieri, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Varese.

“La gravidanza rappresenta un cambiamento rivoluzionario per la coppia. Oltre all’attesa di una nuova vita, si assiste anche alla costruzione di due “figure genitoriali”, che da adulti responsabili possono ritrovarsi a sperimentare, durante questo delicato passaggio, una sensazione di totale smarrimento”.  

Infertilità e sterilità: attenti a non confonderli

Talvolta, la gravidanza può tardare ad arrivare. Si definisce infertilità di coppia il mancato concepimento dopo 1-2 anni di rapporti mirati. In letteratura si stima che il fenomeno interessi circa il 15% circa delle donne. 

È utile distinguere il concetto di  “infertilità” da quello di “sterilità”, che riguarda la definitiva impossibilità di concepire, anche se, i due termini vengono utilizzati spesso come sinonimi.

Quali sono gli esami da fare?

In caso di ritardo del concepimento, si propone dunque alla coppia di iniziare ad indagare eventuali cause di infertilità.

A carico della partner femminile si prescrive l’esecuzione dei seguenti accertamenti:

  • Dosaggi ormonali: FSH, LH, estradiolo; progesterone e prolattina; Ormone Antimulleriano (AMH); TSH. In caso di irregolarità del ciclo mestruale, o iperandrogenismo, possono essere integrati ulteriori esami ormonali ,volti a valutare la specifica finestra ormonale in cui si trova la donna.
  • Ecografia pelvica transvaginale: mediante questo esame specialistico si indaga la presenza di eventuali patologie utero-annessiali e/o la riserva ovarica.
  • Isterosonosalpingografia: mediante l’iniezione intracervicale di una soluzione salina sterile, è possibile indagare la morfologia e la presenza di patologie endouterine e valutare la pervietà delle tube.
  •  Ecografia tridimensionale (eco 3D): con integrazione del software 3d è possibile studiare la morfologia esterna per escludere eventuali anomalie congenite.
  • Tampone vaginale: esame che permette di escludere eventuali infezioni 
  • Isteroscopia: valutazione  endoscopica per la diagnosi di patologia endouterina.

È in ogni caso consigliato affidarsi ad uno specialista competente per valutare l’iter corretto a cui indirizzare la coppia con difficoltà di concepimento.

Dott. Concetta Leggieri
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