Quando è necessario sottoporsi all’agobiopsia mammaria?

L’agobiopsia mammaria ecoguidata è una tecnica che consiste nel prelevare una piccola quantità di tessuto dalla mammella, attraverso un particolare ago, per asportare dei campioni da sottoporre successivamente all’esame istologico. Generalmente, viene richiesto nel caso in cui precedenti esami diagnostici (come la mammografia o l’ecografia) abbiano evidenziato alterazioni strutturali nel seno della paziente. Ma come funziona esattamente?

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Manuela Cira De Crescenzo, radiologa presso l’Istituto Clinico Humanitas e l’ambulatorio Humanitas Medical Care Rozzano-Fiordaliso.

Perché vengono prelevati frammenti di tessuto dalla mammella?

Perché tramite l’esame istologico (ovvero lo studio della natura e delle caratteristiche dei tessuti), è possibile fare una diagnosi precisa, definire la natura della lesione riscontrata, per specificare le caratteristiche biologiche e ottenere informazioni utili per un’eventuale terapia che può essere chirurgica e/o farmacologica (l’analisi delle sole cellule mediante l’esame citologico può lasciare dubbi diagnostici), riuscendo inoltre a stabilire con più certezza se la lesione è di natura maligna o benigna.

Come funziona l’agobiopsia mammaria ecoguidata?

L’agobiopsia mammaria può essere guidata con diverse metodiche, l’agobiopsia mammaria ecoguidata consiste nel prelevare piccoli campioni di tessuto dal seno con un ago cavo che viene introdotto attraverso la cute .

È un esame mirato che viene eseguito sotto guida ecografica e si può procedere solo nei casi in cui la lesione da analizzare sia visibile con l’ecografia. 

In genere una lesione mammaria, individuata dalla paziente con l’autopalpazione, con la mammografia o con la risonanza, viene studiata anche con l’ecografia e , se visibile con questa metodica, si può approfondire con l’agobiopsia ecoguidata. Osservando lo schermo dell’ecografo, lo specialista visualizza il bersaglio su cui effettuare il prelievo e può seguire l’ago fino alla lesione e prelevare un campione della lesione da analizzare.

L’agobiopsia mammaria è dolorosa?

L’agobiopsia è un esame invasivo che viene eseguito in anestesia locale, perché gli aghi utilizzati per il prelievo di tessuto hanno un calibro lievemente superiore a quello degli aghi utilizzati per un comune prelievo venoso e per la stessa anestesia locale. Tuttavia, non viene considerato un esame doloroso da parte delle pazienti, anche perché la durata dell’effetto anestetico , supera di molto la durata dell’esame che è di pochi minuti. Subito dopo, verrà applicata una borsa di ghiaccio secco sulla zona interessata per evitare la comparsa di eventuali ematomi che comunque si risolvono senza conseguenze e spontaneamente .

Che differenza c’è rispetto all’ago aspirato?

L’agoaspirato viene utilizzato per prelevare materiale biologico (cellule e liquidi) e per questo necessita di un semplice ago sottile e pertanto viene eseguito senza anestesia locale. L’agobiopsia, invece, dovendo prelevare frammenti di tessuto, utilizza aghi con calibro maggiore, circa il doppio di un ago per il prelievo nell’esame citologico, e permette di eseguire un esame microistologico e quindi di studiare il tessuto completo .

Quanto dura l’agobiopsia mammaria?

L’esame dura complessivamente tra i 20 e 30 minuti.Come primo passo viene eseguita una ecografia mirata per individuare la lesione e la via di accesso meno invasiva per la Paziente, più sicura e che garantisca un prelievo adeguato. Successivamente si procede con l’anestesia locale e il prelievo agobioptico ecoguidato, che hanno una durata di pochi minuti, circa 5 minuti.

Cosa succede dopo la biopsia al seno?

La paziente può tornare a casa, non è previsto il ricovero, gli effetti dell’anestesia e degli eventuali fastidi temporanei sono privi di conseguenze gravi e consentono di svolgere qualsiasi attività.

Fastidio e indolenzimento al seno potranno persistere nei giorni successivi all’esame tutti sintomi che si risolvono gradualmente .

Quando togliere il cerotto dopo la biopsia mammaria?

Il cerotto che viene applicato subito dopo il prelievo, prima di posizionare il ghiaccio, può essere tolto dopo poco tempo, circa un’ora, come per un comune prelievo ematico.

Cosa non fare dopo l’agobiopsia mammaria?

Non ci sono controindicazioni particolari. Dopo la biopsia mammaria ecoguidata, non vengono applicati punti di sutura e non vi sono ferite chirurgiche che impediscano di muoversi. 

L’agobiopsia mammaria è rischiosa?

L’agobiopsia mammaria non comporta alcun rischio per la paziente né durante la manovra per il prelievo né nei giorni successivi.

Tuttavia, nei giorni immediatamente dopo l’esame, può formarsi un ematoma superficiale che non comporta alcuna conseguenza per la salute della paziente e che si risolve in poco tempo senza lasciare conseguenze.

Quanto tempo ci vuole per avere l’esame istologico?

Generalmente il referto dell’esame istologico viene consegnato alla paziente entro circa 7 giorni, dal medico che ha eseguito la manovra bioptica e che spiega quanto scritto nel referto ed eventualmente come procedere con le cure .

Specialista in Radiodiagnostica
Dott.ssa Manuela Cira De Crescenzo

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Humanitas Medical Care
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