Rischi dei tatuaggi temporanei

La realizzazione dei tatuaggi temporanei si ispira a culture orientali in cui è un fattore culturale quello di decorarsi mani e piedi con una tintura vegetale a base di henné. Si crea quindi un tatuaggio in cui il pigmento è depositato sopra la pelle e non dentro.

Questi tatuaggi comportano dei rischi?

Le tinture usate per realizzare questi disegni sono in genere a base di henné e a quest’ultimo si aggiunge la parafenilendiamina, una sostanza contenuta anche nelle tinture per capelli. Essa fa sì che il disegno duri più a lungo (quindici-venti giorni). La parafenilendiamina è però allergizzante per la cute e fotosensibilizzante.

Quali sono i rischi?

I soggetti predisposti alle allergie possono esserne colpiti accusando infiammazione e prurito. In alcuni casi la reazione è lieve, con arrossamento che regredisce in fretta, in altri casi la reazione può essere più grave. Si verificano allora bolle e vescicole che possono anche infettarsi. È possibile inoltre che ci siano anche esiti cicatriziali: il disegno svanisce ma resta il segno sulla pelle.

Come si può evitare una reazione del genere?

Se si hanno precedenti di allergia cutanea, anche alle tinture per capelli, è meglio evitare di farsi tatuare. Inoltre, sarebbe opportuno farsi tatuare su parti del corpo in cui la pelle è meno reattiva, come mani, piedi e gambe.

Che cosa si deve fare nel caso di una reazione allergica?

Nel caso si verifichi una reazione allergica, è consigliabile consultare il proprio medico, evitando di esporre la zona ai raggi del sole e applicando una crema cortisonica sulla pelle.

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