Salute di piede e caviglia: i consigli dello specialista

Piede, ma anche caviglia, tendini e articolazioni. Il nostro principale appoggio e sostegno quotidiano, il piede, ha molteplici facce e, perciò, sono diverse patologie e problemi in cui può incorrere se non prestiamo abbastanza attenzione. Nella vita di tutti i giorni, ma, in particolare, durante l’attività sportiva: il momento in cui, più di tutto, il nostro piede è al centro di un importante sforzo.

In occasione dell’evento Strawoman Humanitas di sabato 18 giugno per le vie della città di Bergamo, gli specialisti e le specialiste di Humanitas Medical Care Bergamo, per la prima volta partner scientifico della corsa, danno consigli su come affrontare la corsa in salute.

Come prendersi cura delle parti più delicate di piede e caviglia? Il tallone d’Achille che accomuna tutti e tutte noi?

Risponde alle domande il dottor Luigi Manzi, ortopedico di Humanitas Medical Care di Bergamo.

Dottore, quali sono le patologie in cui si possono incorrere il piede e la caviglia durante la corsa?

“La corsa è uno sport caratterizzato da movimenti ripetitivi su una superficie più o meno rigida a seconda che si corra su asfalto o su superfici più morbide come al parco. Questi “microtraumi” ripetuti possono portare, in particolare, in pazienti con alterazioni più o meno evidenti della forma del piede, ad infiammazioni delle strutture muscolo tendinee, in particolare del tendine d’Achille e della fascia plantare. I podisti possono incorrere, inoltre, in traumi distorsivi che, a loro volta, possono causare lesioni dei legamenti, in particolare del peroneo-astragalico anteriore, in lesioni cartilaginee o, nei traumi più severi, in fratture dei malleoli, rarissime ma possibili durante la corsa”.

Quali sintomi si avvertono per la tendinite achillea?

“Il dolore è caratterizzato da dolore nella regione posteriore della caviglia. Si distinguono due forme diverse di tendinopatia achillea: inserzionale e non inserzionale. La prima è legata ad una “sporgenza” ossea, chiamata morbo di Haglund, la cui presenza nel tempo provoca infiammazione e, a volte, calcificazione all’inserzione del tendine sul calcagno. La tendinopatia non inserzionale, invece, è legata ad una degenerazione del tendine su base verosimilmente vascolare ed è caratterizzata da un dolore più alto, nella regione compresa tra i 3 ed i 6 cm al di sopra dell’inserzione del tendine sul calcagno”.

Cosa fare in caso di distorsione della caviglia?

“La distorsione di caviglia, attualmente, viene raramente immobilizzata. Si preferisce un recupero funzionale basato su riposo con il piede alto per limitare il gonfiore, ghiaccio localmente a scopo antidolorifico e vasocostrittore, una fasciatura compressiva, antinfiammatori e Tecarterapia. Si preferisce, inoltre, favorire un carico precoce così da evitare l’insorgenza di posture scorrette e di patologie legate al non carico”.

Quanto è utile fare stretching prima della corsa per la salute di piede e caviglia?

“Lo stretching è fondamentale in quanto la muscolatura posteriore della gamba risulta essere spesso predominante e può portare, nel tempo, ad un accorciamento del sistema tricipitale-achilleo-plantare favorendo l’insorgenza di fasciti plantari, metatarsalgie e tendinopatie achillee”.

Qual è la differenza tra runner pronatore e supinatore?

Il piede e la caviglia agiscono come un sistema dinamico, ammortizzando il peso del corpo durante la fase di appoggio e garantendo la massima efficacia nella fase di spinta. Deve quindi diventare “piatto” e pronare nella fase di appoggio e diventare “cavo” e quindi supinare nella fase di spinta. Il piede ideale prona e supina a seconda delle fasi della corsa. Si parla di pronatore quando il piede continua ad essere piatto anche in fase di spinta e, viceversa, di supinatore quando il piede non si appiattisce nella fase di appoggio.

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