Sì allo sport in gravidanza, ma con moderazione

È dimostrato che fare attività fisica durante la gravidanza (sempre che sia di moderata intensità) è molto salutare sia per la futura mamma sia per il suo bambino e, quindi, assolutamente consigliata.

Ma non tutti i tipi di attività sono adatti e, in casi particolari, è addirittura meglio evitare di praticare uno sport.

Per fugare ogni dubbio di molte donne in dolce attesa, abbiamo rivolto alcune domande alla dottoressa Elena Zannoni, ginecologa e responsabile di Chirurgia Conservativa ed Endoscopica di Humanitas Fertility Center.

Quali sono i vantaggi dell’attività fisica in gravidanza?

Sono molti i benefici derivanti dallo sport durante il periodo della gravidanza.

Principalmente, l’attività fisica:

  •    aiuta l’ossigenazione del corpo e favorisce una buona circolazione;
  •    permette di  contenere l’aumento di peso (la donna non solo sta bene, ma si piace a livello estetico); ciò è importante anche per i mesi e gli anni successivi al parto: spesso le donne che ingrassano molto faticano poi a smaltire i chili presi, con ripercussioni sulla loro vita futura;
  •    migliora il metabolismo degli zuccheri, aspetto molto importante nelle donne diabetiche, e consente loro di partorire figli meno grossi;
  •    è un ottimo rimedio contro i tipici disturbi di questo periodo come il mal di schiena o la stipsi;
  •    ha benefici effetti sul sistema nervoso che durante i nove mesi è sottoposto a stress e sbalzi ormonali;
  •    se coinvolge il perineo e il pavimento pelvico, può essere inoltre di aiuto al momento del parto e a ridurre l’incontinenza urinaria post-parto.

Si può fare sport per tutti i nove mesi?

Se la gravidanza procede regolarmente senza problemi, si può fare attività fisica tranquillamente nell’arco di tutti i nove mesi. “Occorre però tenere sotto controllo il battito cardiaco (non superare i 140 battiti al minuto), ricordando di seguire una sana alimentazione e di idratarsi in maniera corretta”, spiega la dottoressa.

Quando, invece, è da evitare?

“In alcune situazioni rischiose, in cui la gravidanza non procede in modo fisiologico, lo sport è controindicato”, risponde l’esperta. Per esempio, le pazienti con gravi cardiopatie, placenta previa, rischio di parto prematuro, minacce d’aborto, gravidanza gemellare o multipla, non devono praticare sport.

Quali sport sono più indicati per il periodo della gestazione?

L’ideale è dedicarsi a un’attività di tipo aerobico per trenta minuti al giorno dalle tre alle cinque volte la settimana. La scelta dello sport da praticare dipende se si è già allenate o meno; in questo secondo scaso è bene iniziare con gradualità. Anche solo camminare è molto salutare. Particolarmente indicato in tutto il periodo della gravidanza, e soprattutto verso la fine, è il nuoto che aiuta ad alleviare i sintomi da iperlordosi causata dal pancione e che ha molti benefici anche a livello circolatorio. Sono consigliate anche le ginnastiche dolci (come yoga e pilates), perché basate su esercizi di allungamento e respirazione, la bicicletta o la cyclette, che favoriscono la circolazione delle gambe. Da evitare, invece, gli sport rischiosi o pesanti, come equitazione, sci, tennis, immersioni subacquee ecc.

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