Si è “rotto” un neo. Cosa devo fare?

I nei sono piccole macchie della pelle (piane o in rilievo), dovute all’accumulo delle cellule che producono la melanina (melanociti), il pigmento responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura. Possono comparire in qualsiasi parte del corpo, ma in genere si trovano nelle aree maggiormente colpite dall’esposizione solare.

Proprio come il resto della pelle, un neo può ferirsi e sanguinare, perché è stato graffiato, tirato, o urtato contro un altro oggetto, ma cosa succede se si “rompe”?

Ne abbiamo parlato con il prof. Antonio Costanzo, dermatologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano, e Responsabile di Dermatologia in Humanitas.

Un neo che si “rompe” è pericoloso?

No, il neo può diventare pericoloso quando cambia forma senza motivo. Tuttavia, è importante cercare di evitare che si presenti questa situazione, prestando maggiore attenzione a quei nei che si trovano in posizioni a ‘rischio’ di sfregamento contro tessuti (per esempio, il reggiseno), o accessori (orologi o collane).

Cosa fare se si “rompe” un neo?

Per evitare infezioni, è consigliabile applicare subito una crema antibiotica. Successivamente è importante rivolgersi ad un dermatologo per analizzarlo e valutare se si tratta di un neo pericoloso.

Cosa rende un neo pericoloso?

La possibilità che possa trasformarsi in melanoma, un tumore della pelle molto pericoloso che ha l’aspetto di un neo, ma con contorni irregolari e frastagliati, forma e colore, mutevoli.

Nei pericolosi e innocui: quale la differenza?

I nei innocui sono molto frequenti e possono comparire anche dopo i quarant’anni. Le dimensioni in genere non superano i 3 millimetri e il colore può variare da rosa, marrone chiaro o scuro, in base al diverso accumulo di cellule epiteliali.

I nei pericolosi sono quelli che presentano caratteristiche diverse rispetto a quelli più comuni. Un cambiamento nel colore, nelle dimensioni o nella forma di un neo è solitamente il primo segno di melanoma. Questi cambiamenti possono verificarsi in un neo già presente sulla pelle, oppure apparire come un nuovo neo. In entrambi i casi è necessario rivolgersi ad un dermatologo per un maggior approfondimento.

Come riconoscere un neo pericoloso?

Per scoprire se un neo è pericoloso si può seguire la regola ABCDE, una breve guida all’autodiagnosi delle macchie cutanee, con i 5 criteri per riconoscere un potenziale melanoma in un neo: 

A come Asimmetria. Immaginando di dividere a metà un neo, si dovrà verificare se le due parti siano speculari. Rilevare una asimmetria, potrebbe essere un dettaglio da sottoporre all’attenzione del medico.

 B come Bordi. Un neo dai margini frastagliati, può destare qualche preoccupazione.

C come Colore. Un nevo, dalla colorazione difforme e mutevole nel tempo, andrà indagato dal dermatologo.

D come Dimensioni. Una macchia della pelle, che abbia un diametro di 6 o più millimetri, richiede approfondimenti diagnostici specialistici.

E come Evoluzione. In presenza di un neo che muta d’aspetto e si accompagna ad un fastidioso prurito, è consigliabile un consulto dermatologico.

Specialista in Medicina Interna e Dermatologia
Prof. Antonio Costanzo
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