Sport e traumi alla mano, cosa fare per il dito insaccato?

Sono diversi gli sport che possono provocare traumi alle mani, a causa di uno scontro con un avversario o dell’impatto con la palla. Per i giocatori di basket, pallavolo o per un portiere, il cosiddetto “dito insaccato”, fa parte dei ‘rischi del mestiere’. Ma come comportarsi quando accade? Cosa fare e, soprattutto, cosa non fare?

Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Laura Frontero, chirurgo della mano presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano Murat.

Dottoressa, cosa significa avere il dito “insaccato”?

Nella maggior parte dei casi per “dito insaccato” si intende un trauma distorsivo- contusivo di una delle articolazioni delle dita che, sebbene più piccole, in termini di complessità, non hanno nulla da invidiare ad un’articolazione più grande come quella del ginocchio.

Quali articolazioni sono coinvolte e in che modo si danneggiano?

Spesso e volentieri, a causa di un trauma diretto contro un avversario o contro il pallone, le piccole articolazioni delle dita subiscono delle sollecitazioni anomale che provocano delle distorsioni. Queste piccole articolazioni, proprio come le articolazioni più grandi, come ad esempio quella del ginocchio, sono composte da più legamenti che servono a dare stabilità all’articolazione stessa e da una capsula articolare. Anche una banale insaccatura può provocare un danno importante ad una di queste strutture, che possono lesionarsi parzialmente (come se fossero “stirate”), oppure rompersi completamente, determinando perdita di stabilità dell’articolazione stessa e quindi perdita dell’uso normale del dito.

Quali sono i sintomi?

Come in tutti i traumi, i primi sintomi sono dolore e gonfiore. L’articolazione diventa rossa e aumenta di volume e con il passare del tempo può svilupparsi anche un ematoma e tutto il dito può diventare “nero”. In caso di lesioni importanti si possono anche verificare delle deformità con la perdita del normale asse del dito. Non è detto che se riesco a muovere il dito non ci siano fratture o lesioni importanti!

Come posso intervenire in caso di trauma?

La prima cosa da fare è levare eventuali anelli o protezioni che potrebbero essere difficili da togliere  in seguito, qualora il dito si gonfiasse. Successivamente, è importante applicare subito del ghiaccio, come in tutti i traumi, ed immobilizzare il dito.

Cosa non devo fare?

Nel caso di una “insaccatura” è bene tenere a riposo per qualche giorno il dito interessato per verificare se si tratta di un piccolo trauma contusivo o se si è lesionato in maniera importante una qualche componente dell’articolazione. L’ideale sarebbe immobilizzarlo con una steccatura per almeno una decina di giorni. 

Quando è necessario consultare uno specialista?

Nel caso il gonfiore ed il dolore non si risolvessero nell’arco di 5-7 giorni o nel caso in cui non si riuscisse a muovere bene il dito, è bene consultare uno specialista. Innanzitutto bisogna escludere eventuali fratture concomitanti ed in seguito valutare bene quali e come sono state lesionate le diverse strutture dell’articolazione.

Cosa succede se non intervengo nel modo giusto?

Se non si interviene per tempo è possibile non individuare eventuali fratture e lesioni dei legamenti. Senza il giusto trattamento, eseguito nei tempi corretti, possono residuare rigidità anche tali da impedire di usare il dito in maniera corretta. Molto spesso i pazienti si rivolgono ad uno specialista troppo tardi perché: “Riuscivo a muovere il dito riuscivo e quindi pensavo che non ci fosse nulla di rotto!”. A questo punto spesso e volentieri le lesioni non sono più trattabili nella maniera giusta.

Quanto ci mette un dito insaccato a guarire?

Per quanto siano piccole, le articolazioni delle dita non hanno nulla da invidiare alle articolazioni più grandi. Anche traumi di piccola entità possono farsi sentire a distanza di 6-8 mesi, così come le lesioni più serie che non vengano indagate e trattate per tempo possono lasciare esiti importanti come perdita di funzionalità del dito e rigidità.

Chirurgia plastica
Dott.ssa Laura Frontero
Visite ed Esami
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