Storta della caviglia: cosa fare? I consigli del fisioterapista

Dopo una storta, generalmente, compare il dolore alla caviglia, gonfiore e nei casi più gravi nelle ore successive potrebbe presentarsi anche un ematoma. Come fare quindi in questi casi? 

Ne parla il dottor Stefano Aspesi, fisioterapista in Humanitas Medical Care Arese.

Il riposo è la prima cura

Il riposo è la prima cura per guarire da storte e distorsioni: “Quando si avverte un dolore intenso dopo la storta è fondamentale non appoggiare il piede a terra, tenerlo sollevato e non sovraccaricarlo”, spiega il fisioterapista.

Radiografie e ulteriori accertamenti sono importanti per escludere fratture anche minime, che potrebbero danneggiare l’articolazione. 

R.I.C.E: il recupero in 4 mosse

Rest = riposo 

Ice = ghiaccio

Compression = bendaggio

Elevation = piede sollevato

“Sono questi i quattro i passaggi base per una corretta gestione del recupero da una storta e distorsione alla caviglia.

In alcuni casi  potrebbe essere necessario l’aiuto di antinfiammatori per controllare dolore e infiammazione; nei casi più importanti, quando si sospetta la lesione di legamenti si consiglierà di stabilizzare la caviglia con un tutore. 

Mai sottovalutare la storta alla caviglia: quali sono i rischi?

Il rischio maggiore di una distorsione non curata è “la recidiva stessa, dovuta a un’instabilità legamentosa o a uno scarso controllo neuromotorio dell’articolazione – ha chiarito il fisioterapista -. Per questo è fondamentale farsi seguire passo passo da specialisti che possono creare un piano terapeutico di esercizi per il controllo dei movimenti dell’articolazione. Si tratta di esercizi propriocettivi per il recupero della mobilità e della forza, uniti a terapie strumentali”. 

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