Il nostro cuore ogni giorno lavora pompando sangue, ossigeno e sostanze nutritive a tutto il corpo, con una frequenza cardiaca di solito compresa tra 60 e 100 battiti al minuto.
Un’alterazione della frequenza e/o del ritmo cardiaco può indicare la presenza di aritmie cardiache; in alcuni casi il battito è accelerato (tachicardia), in altri più lento (bradicardia). Si tratta di disturbi comuni, non sempre pericolosi, che vanno tuttavia indagati con un medico specialista.
Ce ne parla la dott.ssa Tiziana Anita Ammaturo, Cardiologa presso cardiologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano ed i centri Humanitas Medical Care De Angeli e Domodossola a Milano.
Tachicardia e bradicardia: quali sono le differenze?
Una breve descrizione di come funziona il cuore può aiutare a capire meglio cos’è una aritmia.
Il muscolo cardiaco è formato da 2 atri e 2 ventricoli, e per pompare il sangue ai vasi sanguigni (e quindi agli organi), riceve un impulso elettrico a ogni battito.
Tali impulsi normalmente insorgono, in maniera regolare e precisa, in alcune cellule specifiche in corrispondenza dell’atrio di destra.
Quando questa regolarità viene meno possono insorgere le aritmie cardiache.
Esistono diversi tipi di aritmie:
1) La tachicardia e la bradicardia che si differenziano soprattutto per il tipo di frequenza cardiaca con cui batte il cuore:
- Tachicardia: il cuore batte troppo velocemente: la frequenza cardiaca a riposo è superiore a 100 battiti al minuto (BPM).
- Bradicardia: il cuore batte troppo lentamente: la frequenza cardiaca a riposo è inferiore a 60 battiti al minuto (BPM).
2) Extrasistolia e aritmie del battito: sono le aritmie in cui ad essere alterata non è la velocità, ma la ritmicità del battito. In particolare l’extrasistolia, cioè la presenza di battiti extra singoli o ripetitivi, sono molto diffuse, ed in genere innocue.
Da cosa può essere causata l’aritmia cardiaca?
Le aritmie sono il più delle volte benigne, ma esistono casi in cui possono essere la spia di patologie cardiache, extra-cardiache strutturali o congenite, come:
- Le bradicardie o bradiaritmie possono seguire ad una malattia cardiaca ischemica, ad alterazione senile delle cellule che generano l’impulso elettrico, a malattie congenite nella formazione o trasmissione dell’impulso elettrico, a disturbi elettrolitici (alterazioni di potassio, magnesio, calcio etc..), al post- intervento cardiochirurgico; a malattia tiroidea etc..
- Le tachicardie o tachiaritmie possono essere causate da ipertensione arteriosa; disfunzioni delle valvole cardiache; scompenso cardiaco; patologie del muscolo cardiaco (cardiomiopatie); infezioni; malattie tumorali; alcune patologie polmonari, stato febbrile; malattie gastrointestinali.
Si segnala che un ruolo importante nel determinare le aritmie è giocato anche dallo stile di vita e in particolare da: stress emotivi e stati d’ansia, abuso di alcool, fumo e caffè; uso di sostanze eccitanti o stupefacenti.
Quali sono i sintomi di un’aritmia cardiaca?
I sintomi dipendono dal tipo di aritmia.
Nelle bradicardie, possono essere presenti:
· stanchezza e mancanza di forza
· capogiri
· svenimenti o perdita di coscienza (questi ultimi definiti episodi sincopali)
Nelle tachicardie:
· palpitazioni
· vertigini
· affanno
· debolezza
· stordimento
Nelle extrasistoli, invece:
· palpitazioni
· sensazione di “cuore in gola”
· sensazione di “sfarfallio” o senso di vuoto nel petto
Come è possibile tenere sotto controllo le aritmie?
In presenza di malattie strutturali ed organiche cardiache la prevenzione ed il controllo delle aritmie prevede la cura delle patologie stesse.
Dove è possibile invece, si deve fare attenzione alla causa scatenante.
In particolare modo dinanzi a episodi di tachicardia ed extrasistolia, si deve fare attenzione a:
- sforzi fisici intensi
- stati di ansia e stress
- abuso di nicotina e sostanze eccitanti (come tè, caffè, cocaina, anabolizzanti ecc..).
- pillole dimagranti
Nelle bradiaritmie si deve fare attenzione a:
- utilizzo di eventuali farmaci responsabili
- in alcuni soggetti particolarmente sensibili, a condizioni scatenanti una eccessiva stimolazione del nervo vago (uno dei dodici nervi cranici che causa, se eccitato, bradicardia anche marcata) come la defecazione forzata, lo svuotamento vescicale in ortostatismo (in piedi), la vista del sangue o prelievi (soprattutto in ortostatismo)
Quando la tachicardia e la bradicardia sono preoccupanti e necessitano di trattamento?
La maggior parte delle aritmie non necessita di trattamento.
Come precedentemente descritto la terapia, nei casi in cui serve, è innanzitutto legata alla correzione della malattia cardiaca di base o non cardiaca, e deve essere personalizzata in base ai sintomi e ai disturbi specifici.
Talora in caso di eccessiva bradiaritmia può essere indicata una terapia specifica, come per esempio l’applicazione di pacemaker (cioè una batteria artificiale impiantata sottocute). Invece in corso di eccessive tachicardie o tachiaritmie minacciose può essere indicata una terapia farmacologica antiaritmica oppure un defibrillatore cardiaco (una batteria che eroga shock elettrici)
Per verificare se l’aritmia riscontrata nel corso di una visita non sia un episodio isolato e occasionale o per cercare di individuare aritmie non riscontrate durante la visita, può essere utile valutare il battito cardiaco per un periodo continuativo di 24 ore o più tramite il posizionamento di un Holter cardiaco.
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