Topografia o tomografia? Quali le differenze e le indicazioni?

Da pochi giorni presso Humanitas Medical Care Arese è arrivato il topografo Sirius che permetterà di eseguire tomografie e topografie corneali. La tecnologia usata dal nuovo topografo è di ultima generazione ed è caratterizzata da una notevole velocità di acquisizione delle immagini, che riduce l’artefatto dovuto al movimento degli occhi, conferendo un’elevata accuratezza.

L’occasione giusta per fare chiarezza circa questi due esami che a molti possono sembrare sinonimi per indicare il medesimo.

Sebbene siano indicati per diverse situazioni, vi sono effettivamente delle analogie: sono esami non invasivi, adatti a pazienti di qualsiasi età (in grado di collaborare) e in entrambi, il paziente, seduto con fronte e mento appoggiati ad apposite mentoniere, deve fissare una sorgente luminosa per pochi secondi mentre una telecamera scansiona la cornea e un computer elabora le informazioni ricevute in base al tipo di patologia in esame o di diagnostica necessaria.

Cos’è la tomografia corneale?

La tomografia corneale è un esame utilizzato per analizzare alcune caratteristiche ottiche e strutturali della cornea: forma e spessore corneali, trasparenza e densità dei tessuti, profondità della camera anteriore (spazio compreso tra cornea e iride) e angolo irido-corneale (struttura che drena i liquidi nell’occhio).

 

La tomografia corneale è un esame privo di rischi, adatto a pazienti affetti da patologie corneali e prima di alcuni interventi.

 

Cos’è la topografia corneale?

La topografia corneale mappa la curvatura superficiale della cornea e, se si considera che normalmente la cornea è responsabile di circa il 70% della capacità refrattiva dell’occhio, è un esame di primaria importanza per valutare correttamente i difetti visivi dell’occhio, oltre che la salute corneale.

 

La topografia corneale è un esame di screening particolarmente indicato per valutare la gravità del cheratocono (malattia progressiva non infiammatoria della cornea),prima edopo essere sottoposti a chirurgia refrattiva e per studiare gli effetti delle lenti a contatto sulla cornea o per realizzare le lenti stesse.

 

L’esame non richiede l’uso di colliri o il contatto con il paziente, che è posto in una posizione comoda per consentire l’immobilità della cornea.

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