Tre tazzine di caffè al giorno per una salute ottimale?

In Italia, milioni di persone amano consumare caffè. Tuttavia, nell’immaginario collettivo si è affermata l’idea che questa sia una cattiva abitudine.

Questo succede perché le ricerche spesso enfatizzano i presunti effetti negativi di tale sostanza e raramente quelli positivi.

In realtà, il caffè è di aiuto al fegato, allevia il mal di testa ed può essere efficace contro le crisi d’asma: il tutto a patto di non abusarne, non superando le tre o quattro tazzine al giorno.

Il caffè e i suoi benefici sulla salute

Il caffè aiuta a proteggere le arterie perché contiene alcuni elementi come il tannino e altri polifenoli che hanno un potere antiossidante, quattro volte più efficace di una tazza di tè verde. Inoltre, il caffè, grazie all’azione di alcune sostanze che possiedono la capacità di proteggere e rinforzare gli epatociti (le cellule del fegato), contribuisce a prevenire alcune malattie epatiche come la cirrosi e la calcolosi biliare.

Il caffè può anche vantare un effetto broncodilatatore che, per esempio nelle crisi di asma, riduce l’affaticamento dei muscoli respiratori, migliorando il volume espiratorio.

Infine, contrariamente a quanto si crede, il caffè allevia il mal di testa grazie al suo potere vasocostrittore (che restringe cioè i vasi sanguigni).

Il caffè e l’alimentazione

Il caffè ha un ruolo importante nel mantenimento della linea.

La caffeina, contenuta nel caffè, infatti, è una sostanza stimolante che contribuisce ad accelerare il metabolismo, rendendo i grassi immediatamente disponibili come energia per l’attività fisica.

Per fare un esempio, se a fine pasto si assume una tazzina di caffè e poi ci si dedica a del movimento per almeno mezz’ora, i grassi assunti con l’alimentazione vengono bruciati più in fretta.

Inoltre, il caffè non aggiunge calorie alla dieta perché una tazzina, senza l’aggiunta di latte o zucchero, non supera le due calorie.

Effetti negativi del caffè: esistono?

Di solito si ritiene che bere il caffè alla sera, prima di coricarsi, ostacoli il sonno.

Questa convinzione si basa sull’opinione che il caffè stimoli oltremodo l’attenzione, e si pensa quindi che occorra assumerlo durante le pause lavoro, piuttosto che prima di addormentarsi.

Anche se scientificamente questa deduzione non è provata, non è escluso che in persone particolarmente sensibili assumere del caffè prima di andare a dormire possa influire sulla qualità del riposo notturno.

Per quanto riguarda le gravidanze, se non accusano nausee, nulla vieta, se lo si desidera, di assumere caffè, senza però esagerare.

Per i bambini in età scolare, addirittura, qualche goccia di caffè diluita nel latte ha un effetto stimolante a livello cerebrale.

Chi invece soffre di ulcera gastrica, è bene che si astenga dall’assumere caffè, perché questo stimola la secrezione dei succhi gastrici, peggiorando i dolori provocati dall’ulcera.

 

 

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