Tumore al seno: quali sono i campanelli d’allarme?

Il tumore al seno è il cancro più comune nelle donne: uno su tre si sviluppa in questa sede, ed è maligno. I rischi aumentano con l’età, per questo è molto importante riconoscerne i sintomi che, contrariamente a quanto molti pensano, non si riferiscono solo alla presenza di un nodulo.

Ne abbiamo parlato con il dott. Andrea Sagona, chirurgo senologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Rozzano Fiordaliso.

Quali possono essere i sintomi di un tumore al seno?

Frequentemente, il primo sintomo associato al tumore al seno è la comparsa di un nodulo mammario, ma non è l’unico. È importante valutare anche altri aspetti quali:

·  Alterazioni della forma della mammella

·  Cute con aspetto a buccia d’arancia

·  Retrazione del capezzolo

·  Presenza di secrezioni dal capezzolo

·  Arrossamento diffuso o localizzato della cute

·  Ulcere cutanee

·  Mastite

·  Ingrossamento del braccio dei linfondi ascellari

È tuttavia importante sottolineare come questi riscontri non siano sempre riconducibili ad un tumore al seno. Un nodulo può essere l’espressione di una cisti, o dalla variazione di consistenza della ghiandola mammaria collegata al ciclo mestruale o ad un nodulo benigno(fibroadenoma); la retrazione del capezzolo, può essere dovuta alla brevità dei dotti galattofori, situazione malformativa presente dalla nascita che diventa più evidente con la pubertà oppure alla dilatazione dei dotti con ristagno delle secrezioni e successiva fibrosi da sovrainfezione batterica(ectasia duttale). La secrezione può essere dovuta ad alterazioni nella secrezione di prolattina, oppure per la persistenza di una produzione di secreto ghiandolare dopo l’allattamento. Il dolore mammario o la mastodinia, che è il motivo più frequente per cui le donne si rivolgono al senologo, è raramente associato al carcinoma della mammella. Infatti, meno del 6% di casi di tumori al seno vengono evidenziati  perché provocano dolore mammario.

Com’è un seno ‘normale’?

Non esiste un seno normale. Ogni donna è diversa. L’aspetto può essere influenzato da diversi fattori, come:

–   Conformazione fisica

–   Periodo del ciclo mestruale

–   Gravidanza

–   Aumento o perdita di peso

–   Assunzione di determinati farmaci

–   Menopausa

Come è possibile individuare precocemente i sintomi?

L’ispezione e l’autopalpazione possono essere strumenti importanti per valutare la presenza di un tumore. “Io consiglio sempre alla mie pazienti di mettersi davanti allo specchio per valutare la simmetria tra i due seni: la deformità del profilo mammario rispetto all’altro seno è un campanello d’allarme, così come la pelle a buccia d’arancia o il gonfiore ascellare o a un braccio”, sottolinea il dott. Sagona.

Individuare tempestivamente i sintomi è fondamentale nella diagnosi precoce di questo tumore. Una visita senologica permetterà successivamente allo specialista di individuare le varie problematiche e prescrivere gli esami più appropriati per indagare fino in fondo quanto riscontrato”, conclude il dott. Sagona.

Ogni quanto è necessario fare degli esami?

La prima mammografia è consigliata al compimento dei 40 anni, perché il seno va verso una trasformazione del tessuto ghiandolare in tessuto adiposo, mentre l’ecografia mammaria è indicata anche nelle ragazze più giovani, dai 30 anni in poi.

Specialista in Senologia, Ginecologia e Ostetricia
Dott. Andrea Sagona
Visite ed Esami
Visita senologica

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